Su indicazione del Capo Politico Luigi Di Maio, la delegazione del Movimento 5 Stelle mi ha scelta come capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. Per me è un onore ricoprire questo incarico e mi impegnerò al massimo con responsabilità e senso del dovere. Ringrazio Luigi Di Maio e tutti gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle per la fiducia che hanno dimostrato nei miei confronti. Un affettuoso saluto e un ringraziamento va anche a Laura Agea, capodelegazione uscente, per l’eccellente lavoro svolto in questi anni.
Ci aspettano cinque anni di grandi sfide: durante la prossima legislatura, che inizia ufficialmente il prossimo 2 luglio, approveremo il bilancio pluriennale dell’Unione e rinegozieremo i regolamenti e le direttive che hanno imposto l’austerity. Sarà una grande occasione di cambiamento e di riscatto per milioni di cittadini. Noi ci saremo. I 14 europarlamentari del Movimento 5 Stelle difenderanno gli interessi dell’Italia e degli italiani.
La nostra prima battaglia sarà sicuramente quella per trasformare l’Europa nel Continente dei diritti e delle opportunità per tutti. Ecco perché proporremo una direttiva quadro per i salari dignitosi che fissi minimi salariali a livello nazionale. Serve un salario minimo europeo che tuteli i cittadini e difenda le imprese italiane a competere in maniera equa nel mercato europeo. Salari più bassi, soprattutto nei Paesi del’Est, possono creare la tentazione per alcune multinazionali di delocalizzare la propria attività trasferendola dove il lavoro costa meno. Questo è successo troppe volte in passato e non deve accadere più.
L’Europa deve concentrarsi su crescita economica e piena occupazione, magari cambiando lo Statuto della BCE che deve diventare una banca per i cittadini e non più solo per le banche. Va fatta una lotta senza quartiere contro i paradisi fiscali, soprattuto quelli interni all’Unione e lotteremo per trattati commerciali equi, rispettosi delle produzioni agricole locali e soprattutto dell’ambiente. Su questo capitolo, ci aspettiamo grande responsabilità: i cambiamenti climatici vanno combattuti a livello europeo bandendo le fonti fossili inquinanti, dicendo no a trivelle e inceneritori, investendo sulle rinnovabili, sull’efficienza energetica e sulla mobilità pulita. Il governo Conte sta invertendo la rotta rispetto agli errori del passato e ha posizionato l’Italia come leader europeo della difesa dell’ambiente. Le nostre idee, le nostre azioni concrete devono diventare contagiose in tutta Europa.
C’è tanto da fare. Per rimettere in carreggiata il progetto europeo fiaccato da anni di crisi, di egoismi e di errori, l’Europa deve tornare a essere una comunità dove i cittadini vengono messi al primo posto e i privilegi e gli interessi dei potenti vengono cancellati. Noi ripartiremo proprio da qui: dai cittadini. Sono loro ad avere in mano le chiavi del Parlamento europeo, sono loro i proprietari dell’Europa. Non lo dimentichiamo mai.