di Loredana Russo e Danila De Lucia, Commissione Cultura M5S Senato
Probabilmente non lo leggerete sulle pagine dei giornali o nei servizi dei tg, ma ieri in Senato abbiamo approvato il Decreto Cultura.
Un provvedimento importante, complesso, su cui abbiamo lavorato moltissimo e ha un obiettivo preciso: dare risposte serie agli operatori dello spettacolo e invertire la tendenza per cui per salvare le Fondazioni si ricorreva ai licenziamenti dei lavoratori.
Sono anni che la politica si riempie la bocca di formule sterili come “con la cultura non si mangia”.
Sterili, perché alle parole non sono mai seguiti i fatti, e a subirne le conseguenze, da sempre, è l’ultimo anello della catena: gli operatori della cultura. Come Movimento 5 Stelle abbiamo assunto l’impegno solenne di stare al loro fianco e il voto di ieri lo dimostra: con questo provvedimento finalmente affrontiamo e risolviamo l’annosa questione del personale precario delle Fondazioni Lirico Sinfoniche.
Come? Per la prima volta viene previsto un termine (fino a un massimo di 36 mesi, anche non continuativi, salvo il diverso termine che può essere previsto con le contrattazioni collettive) alla durata dei contratti. Questo termine decorre a partire dal 1 luglio di quest’anno, in modo da scongiurare le mancate proroghe dei contratti e favorire le stabilizzazioni.
Una misura attesa da anni da chi opera nel settore. Inoltre prevediamo l’assunzione di personale a tempo indeterminato con concorsi pubblici, ma al tempo stesso tuteliamo le competenze acquisite dal personale «precario» artistico, tecnico e amministrativo, attraverso procedure selettive riservate (la cui quota-parte è stata elevata dal 50 al 70%).
Ma il Decreto Cultura è anche altro: punto molto importante è l’incremento del finanziamento per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali.
E ancora: misure di semplificazione e sostegno al cinema e lotta dura alla pirateria audiovisiva, con
aumento delle sanzioni per chi registra abusivamente un’opera filmica in sala cinematografica; compensazione fiscale per coloro che si avvalgono di un credito d’imposta attraverso investimenti in campagne pubblicitarie su giornali, quotidiani, periodici e sulle radio e televisioni locali.
Non ci fermeremo qui. Il Movimento 5 Stelle andrà avanti, finché sarà possibile, per sostenere e rilanciare DAVVERO la cultura e chi ogni giorno spende sé stesso per diffondere l’arte, la musica, il cinema, e ogni forma di crescita culturale di questo meraviglioso e straordinario Paese.