Anziché cercare la verità, molti giornalisti italiani cercano di giustificare lo scandalo di Bibbiano. Giustificano l’ingiustificabile. Perché? Il compito del giornalista non dovrebbe essere quello di difendere a prescindere bensì quello di realizzare inchieste con l’obiettivo di cercare e raccontare la verità. Su questa anomalia dell’informazione tutti i cittadini dovrebbero interrogarsi tanto più che, invece, c’è stata una reazione forte della classe politica (non tutta a dire il vero).
L’azione messa in campo dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è lodevole perché di fronte a casi talmente orribili bisogna fare chiarezza fino in fondo. Ci auguriamo che la Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini possa far piena luce su tutto il sistema degli affidi in Italia. Mai più nessun bambino deve subire trattamenti simili come quelli ricevuti a Bibbiano.
Sullo scandalo di Bibbiano da Zingaretti e da tutto il Pd non è arrivata alcuna presa di posizione forte. Eppure, alcuni loro esponenti sono coinvolti nell’inchiesta per reati amministrativi. Al posto di minimizzare e di svicolare le domande, se io fossi il segretario del Pd sarei andato immediatamente a Bibbiano e avrei preso una posizione molto forte nei confronti degli indagati.
Chi difende il sistema degli affidi a prescindere dovrebbe fare mea culpa. Se ad esempio ci paragoniamo a Francia e Germania ci sono molte anomalie legate ai costi e ai numeri. Bibbiano ha aperto un vaso di Pandora. È arrivato il momento di fare chiarezza. Noi siamo dalla parte dei genitori e dei bambini.