Deborah Ballesio è l’ultima vittima in ordine di tempo della furia violenta di uomini che perdono la ragione e distruggono le vite di donne indifese. Secondo le ricostruzioni di cui disponiamo, Deborah è morta sabato scorso a Savona sotto i colpi dell’ex marito, reo confesso, che in precedenza si era già macchiato di stalking e altre forme di violenza fisica e psicologica. È una dinamica drammaticamente ripetitiva: ogni anno decine di persone perdono la vita e altre subiscono maltrattamenti che fanno male al corpo e alla mente.
È la dinamica che vogliamo contrastare con la legge ‘Codice Rosso’, frutto di un grande lavoro del ministro Alfonso Bonafede, insieme alla ministra Bongiorno, e dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Contiene misure di forte contrasto ad ogni forma di violenza di genere e vogliamo approvarla al Senato in questa settimana. Tra nuovi reati, inasprimenti di pena e rafforzamento delle misure preventive, è una legge con la quale vogliamo mandare un messaggio chiaro: lo Stato difende tutte le vittime, ad ogni costo.
Le denunce per reati di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni aggravate commessi all’interno delle mura domestiche devono essere trattate con la massima urgenza e da personale formato per affrontare questo genere di casi. Il magistrato ha 3 giorni di tempo per ascoltare la vittima che denuncia. Il termine per denunciare l’aggressore oggi è di sei mesi. Con questa legge diventa un anno. Dare tempo alla vittima per trovare la forza e il coraggio di denunciare è fondamentale. Sappiamo bene quanto sia difficile compiere questo passo.
Nasce finalmente il reato di revenge porn, una battaglia che noi del Movimento 5 Stelle abbiamo condotto con impegno e passione in questo primo anno di governo: basta impunità per chi rovina la vita di una persona lanciando nel fango del web sue immagini intime!
Introduciamo nuovi reati per punire la deformazione permanente del volto, ad esempio con l’acido, e i matrimoni forzati, quelli in cui una persona viene costretta con violenza e minacce o approfittando della vulnerabilità psichica o dello stato di necessità. Inoltre inaspriamo le pene e rafforziamo le misure preventive per la violenza sessuale, l’abuso sui minori, l’omicidio passionale, lo stalking.
Vogliamo proteggere il più possibile i bambini: d’ora in poi i piccoli che assistono ai maltrattamenti vengono considerati vittime a tutti gli effetti.
Spesso dopo tragici fatti di cronaca come quello di Savona un sentimento diffuso tra tutti noi è il rammarico: perché non si è riusciti a evitare che accadesse?
Con la legge Codice Rosso abbiamo pensato ad alcune novità con cui prevenire il più possibile: anche per il reato di maltrattamenti è possibile applicare le misure di controllo e prevenzione previste dal Codice Antimafia, come ad esempio la “sorveglianza speciale”; si estende l’uso del braccialetto elettronico a tutte le misure a tutela delle vittime di violenza di genere; chi non rispetta l’ordine di allontanamento o il divieto di avvicinamento rischia fino a 3 anni di carcere.
Il disegno di legge Codice Rosso è stato arricchito anche da modifiche dell’opposizione accolte alla Camera. Sarebbe bello e importante se l’approvazione finale al Senato avvenisse anche con il consenso di altre forze politiche, oltre al MoVimento 5 Stelle e alla Lega. Quel che è certo è che è una legge quanto mai urgente, purtroppo a dircelo è la cronaca di ogni settimana, che approviamo definitivamente in questa settimana.