“La Commissione vede la fine del governo” (La Stampa, 5 giugno)
Anche stavolta gli è andata male. I giornaloni non vedevano l’ora di brindare alla procedura d’infrazione contro l’Italia. Bottiglie di champagne in ghiaccio nelle redazioni, sicuri che le loro penne non li avrebbero traditi anche stavolta. Davano per certa la bocciatura ma sono stati, ancora, clamorosamente smentiti. Non hanno creduto per un solo istante alle parole del nostro premier Conte che già a fine maggio aveva dato rassicurazioni sulla possibilità di un negoziato di successo con l’UE.
Già il 4 maggio Repubblica avvertiva: “Pil in calo e debito. L’Ue vede nero sull’Italia ed è pronta alla stangata”. L’apertura del primo giugno, “L’Italia rischiatutto”. Due giorni dopo è ancora emergenza: “L’Italia ha una settimana per evitare l’infrazione” raccontano sei firme in cinque pagine dedicate al tema. Il Corriere, sull’edizione online del 5 giugno, riporta i richiami di Confindustria: “La Ue gela l’Italia: debito eccessivo e regole violate, giustificata procedura d’infrazione contro l’Italia”. E ancora, nelle pagine economiche: “Parte la procedura di infrazione”.
Ancora Repubblica il 5 giugno incalza:
“Dall’Europa arriva la bufera. Ecco il documento che inchioda il governo: tutto da rifare. La Ue boccia il reddito di cittadinanza e quota cento. Il debito italiano pregiudica il futuro delle nuove generazioni”.
Il Sole24Ore ci va giù duro: “Governo all’angolo” (11/06/19).
E la Stampa: “L’Europa prepara il processo a un Governo ormai indebolito” e “L’UE boccia l’Italia, procedura d’infrazione più vicina”.
Una carrellata di apocalittiche previsioni che, aggiunta a tutte le volte i cui i giornaloni sono stati sbugiardati dai risultati del nostro Governo, rende il tutto ridicolo. In Italia abbiamo una grossa fetta di stampa specializzata nell’andare contro una sola forza politica: hanno abdicato a raccontare la realtà, hanno smesso di informare i cittadini. Il loro unico obiettivo è attaccare il MoVimento 5 Stelle. Con il loro assurdo comportamento hanno provocato e continuano a provocare danni seri all’Italia. Mentre noi vogliamo bene agli italiani e al nostro Paese, sembra che loro non aspettino altro che l’Italia crolli e creano solo danni.
Continuiamo a lavorare duro per cambiare tutto. I fatti sono e saranno più forti delle balle dei soliti media scodinzolanti verso il padrone. Trasformeremo questo sistema, c’è bisogno solo di tempo.