Di seguito la mia intervista sul quotidiano La Stampa
«Questi scandali sempre più spesso accadono quando lo Stato si ritira dando spazio a imprese, cooperative, Onlus magari “politicamente” o “ideologicamente” vicine, con una esternalizzazione o peggio privatizzazione dei servizi pubblici. Questo processo lo abbiamo già visto in diversi casi». Sembra intenzionato a non fare sconti a nessuno il vicepremier Luigi Di Maio parlando dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidi illeciti: 29 gli indagati, fra i quali anche il sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Cadetti, nell’ambito di un’indagine che ha travolto il sistema dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza, espressione a maggioranza del centrosinistra, e il comune reggiano che ne è diventato simbolo: un paese di 10 mila abitanti, noto come culla del Parmigiano Reggiano, diventato l’epicentro dello scandalo e la più ambita vetrina politica nazionale. È qui che dopo Giorgia Meloni e Matteo Salvini verrà anche il capo politico del M5S, insieme al Guardasigilli Alfonso Bonafede, in una visita per ora programmata giovedì 8 agosto, sebbene la data sia ancora da ufficializzare.
Vicepremier Di Maio, dopo Salvini ha annunciato anche lei una visita a Bibbiano. Non crede si possano generare ulteriori problemi di ordine pubblico per una comunità già esposta a minacce di ogni tipo a causa proprio della sovra-esposizione dovuta all’inchiesta? Quando verrà lo farà come leader M5s o come rappresentante del governo?
«La mia visita insieme al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sarà una visita istituzionale per fare il punto della situazione con i sindaci, incontrare associazioni e famiglie, e presentare il progetto della squadra speciale istituita dal Ministro. Non ci sarà alcun comizio».
Il ministro Bonafede ha annunciato una squadra speciale sugli affidi, per indagare l’intero sistema. Crede ci siano responsabilità anche da parte del tribunale dei minori?
«Questo non sta a me dirlo ma al lavoro della magistratura. Il ministro Bonafede ha avviato una ispezione e la squadra speciale, che presenteremo la prossima settimana nella visita in Val d’Enza, avrà diversi compiti. Inoltre va avviata una riflessione ad ampio respiro. Questi scandali sempre più spesso accadono quando lo Stato si ritira dando spazio a imprese, cooperative, Onlus magari “politicamente” o “ideologicamente” vicine, con una esternalizzazione o peggio privatizzazione dei servizi pubblici. Questo processo lo abbiamo visto in diversi scandali».
Lei ha definito il Pd «il partito di Bibbiano», beccandosi un annuncio di querela dai dem. Non ritiene che ci sia un eccessivo sciacallaggio politico e giustizialista, soprattutto sui social, sull’inchiesta Angeli e Demoni, che di fatto è ancora in una fase iniziale?
«Io mi fido del lavoro di magistratura e Carabinieri. Basta leggere gli atti, ci sono intercettazioni allucinanti. Non vedo alcuno sciacallaggio politico. Quanto alle minacce di morte, non sono mai accettabili. Per quanto riguarda il sindaco di Bibbiano posso dire che sicuramente è innocente fino al terzo grado di giudizio, ma sicuramente ha responsabilità politiche che prescindono dagli esiti giudiziari».
Come spiega i rapporti del MoVimento 5 Stelle con personaggi coinvolti nell’inchiesta?
«Non ci sono rapporti politici, quelli li avevano semmai chi era al governo dei servizi sociali dei territori e sono gli esponenti del Pd. Vorrei ricordare che la prima persona ad accorgersi politicamente che qualcosa non andava nel numero esagerato di affidi e spese rispetto al numero di abitanti della Val d’Enza è stata Natascia Cersosimo, la capogruppo del Movimento 5 Stelle nell’Unione Val d’Enza. La ringrazio di cuore per il suo lavoro. I consiglieri comunali per pochi euro in gettoni svolgono un ruolo fondamentale. Natascia parlò di queste anomalie durante una riunione dei capigruppo dell’Unione Val d’Enza oltre un anno fa, ma la maggioranza Pd fece finta di nulla. Alcuni esponenti del Pd in Parlamento erano impegnati a promuovere politicamente in ogni dove, dal Parlamento alla Regione ai Comuni il “metodo” oggi sotto inchiesta. Dal ruolo di governo avrebbero invece dovuto controllare tutti con più cura. Inoltre in data 29 maggio di quest’anno, un mese prima degli arresti la nostra parlamentare Ascari ha presentato una interrogazione sul “caso Veleno”. Ed è sempre del Movimento 5 Stelle a prima firma Ascari la proposta di legge per istituire una Commissione d’inchiesta su tutto il fenomeno a livello nazionale».
Rossella Ognibene, candidata sindaco M5S alle ultime amministrative, si è dimessa da consigliera – si dice sia stata costretta – prima ancora dell’insediamento in Sala Tricolore per difendere Federica Anghinolfi, responsabile Servizi Sociali dell’Unione Val d’Enza e fra le principali indagate. È inoltre collega di studio di un altro indagato, Marco Scarpati. In più, il M5S in Piemonte finanziò il centro Hansel e Gretel. Non vi siete accorti di nulla come M5S?
«Quanto all’avvocato Ognibene, che ricordo ha lasciato il Movimento 5 Stelle oltre che il ruolo da consigliere comunale, la sua decisione di difendere la principale indagata era politicamente e umanamente incompatibile con la battaglia che stiamo conducendo. Ora il lavoro su Reggio va avanti con gli altri nostri tre consiglieri che tra l’altro si sono attivati per vigilare che quanto accaduto in Val d’Enza non si fosse verificato anche nel capoluogo. Quanto alla scelta dei consiglieri regionali del M5S Piemonte di donare 10 mila euro dei tagli dei loro stipendi, appena partita l’inchiesta hanno richiesto la restituzione immediata dei fondi e vogliono adire per vie legali. Dovrebbero fare la stessa cosa tutte le istituzioni pubbliche, penso alla Regione Emilia-Romagna che ha dato fondi ad associazioni che oggi vedono persone coinvolte nell’inchiesta».
Sembra che il caso Bibbiano sia ormai l’unica cosa che tiene insieme l’alleanza di governo M5s-Lega. Terrà questa alleanza in vista delle elezioni regionali?
«Per le regionali e le comunali gli iscritti hanno appena approvato con il 78% di “sì” l’apertura ad eventuali alleanze con realtà civiche già presenti da anni sui territori. Non vi sarà quindi nessuna alleanza con la Lega che andrà invece con Forza Italia e la destra. A livello nazionale c’è un Contratto di Governo da rispettare e le cose da fare sono tante per gli italiani. Penso al Salario Minimo per i lavoratori da realizzarsi contestualmente al taglio del costo del lavoro per le imprese, misure a favore dell’ambiente per rilanciare a livello sostenibile la nostra economia, la legge sull’acqua pubblica attesa dal 2011 dalla maggioranza degli italiani che votò al referendum».