In paesi d’Europa come la Francia, la Gran Bretagna e l’Irlanda, le ferrovie cosiddette “turistiche” sono parte fondante dell’offerta che viene fatta ai visitatori. Degli “asset” decisivi per connettere siti di particolare interesse culturale, paesaggistico e storico. In Italia sono diverse le tratte che vengono utilizzate ad esclusivo fine turistico, ma le normative cambiate negli ultimi anni le equiparavano in troppi aspetti a quelle ordinarie. Soprattutto, venivano richiesti requisiti tipici del trasporto ferroviario ordinario agli operatori e ai gestori del servizio.
Un’anomalia che ha finito col mettere a rischio tanti binari “storici” del nostro paese, in particolar modo in regioni come Sardegna e Sicilia che, come è noto a tutti, hanno nel turismo un segmento decisivo del loro Pil.
Grazie all’iniziativa legislativa del Movimento 5 Stelle, si è riusciti a scongiurare l’addio a tante di queste piccole preziose ferrovie, con particolare riferimento al “Trenino Verde” della Sardegna, diventato il simbolo di questa battaglia.
Dopo l’assegnazione della sede deliberante, la commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, evitando il passaggio in aula, è riuscita ad accorciare i tempi approvando in via definitiva il testo presentato dal nostro portavoce Nardo Marino alla Camera. Così, gli operatori già a partire da quest’estate potranno continuare ad operare senza preoccupazioni e impedimenti normativi o burocratici.
Tra le tratte del paese considerate ad uso turistico abbiamo
a) Sulmona-Castel di Sangro;
b) Cosenza-San Giovanni in Fiore;
c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;
d) Sacile-Gemona;
e) Palazzolo-Paratico;
f) Castel di Sangro-Carpinone;
g) Ceva-Ormea;
h) Mandas-Arbatax;
i) Isili-Sorgono;
l) Sassari-Palau Marina;
m) Macomer-Bosa;
n) Alcantara-Randazzo;
o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;
p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle;
q) Noto-Pachino;
r) Asciano-Monte Antico;
s) Civitavecchia-Capranica-Orte;
t) Fano-Urbino.
La speranza però è che se ne possano aggiungere altre in futuro, magari sfruttando parti di strada ferrata dismessi o in stato di semi-abbandono. La modifica della legge 128 del 2017, inoltre, consentirà anche ai musei e alle associazioni di erogare direttamente il servizio di trasporto turistico.
Si parla spesso del turismo come del vero “oro” nelle casse del nostro paese. Per tale motivo, le ferrovie turistiche sono un asset in cui credere.