Con 248 voti il Parlamento europeo mi ha rieletto vicepresidente del Parlamento europeo. Questo risultato è un riconoscimento del buon lavoro svolto durante la scorsa legislatura dal Movimento 5 Stelle in Europa. Nel 2017 ero stato il vicepresidente più giovane della storia del Parlamento europeo, oggi sono il primo deputato dei non iscritti a essere eletto con una candidatura indipendente. Ringrazio tutti i parlamentari europei e in particolare modo la delegazione del Movimento 5 Stelle che mi ha sostenuto.
Con orgoglio, ma anche con grande responsabilità, continueremo a rappresentare al meglio i nostri cittadini e l’Italia in Europa. Lavoreremo per trasformare questa Istituzione in una casa di vetro sempre più accessibile a tutti: lotteremo per allargare le prerogative del Parlamento europeo. I rappresentanti dei cittadini devono avere il potere di iniziativa legislativa ed è necessario istituire un vero e proprio sistema bicamerale con Parlamento e Consiglio che, dotati degli stessi poteri, siano sullo stesso piano.
Oggi i cittadini sentono l’Europa come distante, non sanno cosa realmente fa e non ne conoscono le grandi opportunità per noi va colmato questo deficit democratico. Un’Europa telecomandata da Berlino e Parigi è esattamente I’antitesi rispetto alle istanze che i cittadini chiedono all’intero Continente. Bene ha fatto il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a rigettare il cosiddetto ‘metodo Osaka’ sulle nomine europee. L’idea di un’Europa fortino dove ci sono membri di serie A che decidono e Stati di serie B che calano la testa fa parte del passato. Noi siamo il futuro e chiediamo pari dignità e cambiamento.
Chi ci criticava affermando che il Movimento 5 Stelle è isolato in Europa adesso dovrà ricredersi. Il dialogo per la formazione di un nostro gruppo e 11 confronto con le altre delegazioni per la futura collocazione europea del MoViment0 5 Stelle vanno avanti. Questo è il nostro prossimo obiettivo in Europa. Si riparte con entusiasmo e senso delle Istituzioni.