Incentiviamo lo sviluppo della fibra ottica per contrastare il digital divide

Il Governo sta lavorando sin dal suo insediamento, su impulso del MoVimento 5 Stelle e del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, per dotare tutto il Paese di connessioni moderne e veloci. Abbiamo investito in maniera importante in innovazione tecnologica, è partita la sperimentazione sul 5G, che consentirà di rendere più performanti le linee di comunicazione e, con il progetto Piazza Wi-fi, abbiamo iniziato a connettere anche le aree più remote del Paese.

ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO
Ora facciamo un altro passo nel percorso di costruzione di un Paese più equo, moderno e competitivo.Grazie all’accordo tra Infratel Italia (società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico) e TIM infatti, cittadini e imprese potranno godere dei benefici della connessione internet ultraveloce, anche in quelle zone del Paese dove Infratel ha realizzato infrastrutture in fibra ottica ma dove nessun operatore era intenzionato ad investire.

BENEFICI PER UN MILIONE DI CITTADINI
Si tratta delle cosiddette aree “a fallimento di mercato”: l’intervento riguarda ben 8 Regioni (Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Marche), circa 600 Comuni che ora potranno usufruire dell’infrastruttura esistente, finora inutilizzata. Nei Comuni individuati dal progetto si prevede l’acquisto, da parte di TIM, di tali infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel, che verranno usate per implementare la banda ultralarga a favore di oltre 1 milione di cittadini e imprese.

Un esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato che consentirà di contrastare il digital divide che ancora interessa diverse aree del nostro Paese, di non disperdere gli investimenti pubblici fatti e di rilanciare l’economia di quei territori, sostenendo cittadini, pubblica amministrazione e aziende. Ovviamente l’accordo non esclude ad altri operatori l’accesso alla rete pubblica, nel pieno rispetto della concorrenza e delle regole del libero mercato. Anzi, ci auguriamo che altri operatori possano seguire l’esempio di TIM.

DUE ANNI PER CONNETTERE IL PAESE
Le prime attivazioni sono previste già nel 2019, per completare il piano entro il 2021. Andiamo avanti convinti che lavorare allo sviluppo di un’infrastruttura di rete moderna che connetta tutte le aree del Paese sia fondamentale per rispondere alle nuove sfide tecnologiche a livello mondiale e garantire ai cittadini italiani servizi più efficienti e una qualità di vita migliore.