Un nuovo tassello si aggiunge alla strategia italiana per la diffusione della mobilità sostenibile e la progressiva riconversione all’elettrico del parco auto. È la 500 BEV, l’elettrica che uscirà dagli stabilimenti di Mirafiori a Torino, dove è stato avviato il primo robot della nuova linea alla presenza dei vertici di Fca, della sindaca Chiara Appendino e del presidente della Regione Piemonte Cirio.
Con un investimento di 500 milioni e una capacità produttiva annua di 80.000 veicoli, i 1.200 addetti dell’impianto di Mirafiori produrranno auto elettriche a partire dalla primavera 2020. Questo significa occupazione anche nell’indotto e una nuova opportunità per il Paese: quella di poter contare, finalmente, anche su modelli di auto elettrica prodotti in Italia. Ma non solo: Torino si appresta a diventare un vero e proprio polo di eccellenza dell’elettrico che già dà lavoro a 260 persone.
La sindaca Appendino ha riconosciuto a Fca di aver mantenuto l’impegno di partire per la produzione della 500 elettrica dal capoluogo piemontese, che resta il più grande polo produttivo del gruppo. Sia la città sia le politiche di incentivo messe in campo dal governo sono state quindi in grado di favorire la scelta industriale.
Il MoVimento 5 Stelle ha puntato fin dal primo giorno di governo sui veicoli a basso impatto, sia per il trasporto pubblico sia per la mobilità privata, nella consapevolezza che è di fondamentale importanza ridurre il numero di veicoli inquinanti in circolazione e potenziare l’uso di metro, bus, mobilità condivisa e mezzi “leggeri” come bici e monopattini elettrici, per i quali è partita la sperimentazione.
Tornando alle auto, l’ecobonus che introdotto dal governo sta già dando i suoi frutti. Stando ai dati semestrali sulle immatricolazioni di veicoli elettrici, si registra un +120% su base annua e nel solo mese di giugno le vendite sono aumentate del 220%. Parallelamente stiamo puntando anche sulle colonnine di ricarica: è in fase di attuazione il Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica, che ha come obiettivo al 2020 la realizzazione di circa 13.000 punti di ricarica lenta/accelerata e 6.000 punti di ricarica veloce. Nel decreto Sblocca Cantieri sono stati stanziati altri 30 milioni di euro per nuove installazioni e con il Decreto Crescita invece è stata introdotta la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per installare infrastrutture di ricarica elettriche a uso privato.
Quanto alle autostrade, Anas ha avviato un piano per installare colonnine elettriche in tutte le 40 aree di servizio affidate in concessione sulla sua rete e il ministero delle Infrastrutture guidato da Danilo Toninelli ha chiesto e ottenuto dai concessionari privati della restante rete autostradale i loro piani di installazione delle colonnine. Si punta alla realizzazione di 373 impianti di ricarica elettrica da qui al 2025 sulla rete autostradale in concessione.