Oggi si parla tanto di benessere e di come condurre una sana alimentazione, ma rischiamo di perdere di vista i piccoli e semplici comportamenti, alla portata di tutti, in grado di migliorare realmente la nostra qualità della vita.
Il cibo cattivo determina le nostre malattie. Io sogno un Paese in cui si mangi sempre più sano. Ecco perché dobbiamo responsabilmente sottolineare quanto i pessimi alimenti facciano male, quanto il consumo di grassi, di piatti elaborati e con molti sali siano causa di malattie croniche, come il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari.
Per agire finalmente in modo concreto, ho firmato una lettera rivolta a tutti gli assessori alla salute per chiedergli di fare un’opera di sensibilizzazione in questo senso. Partendo soprattutto da quelle che sono le nostre strutture, i nostri ospedali, le nostre mense.
Dobbiamo puntare convintamente il dito contro il vero nemico del nostro benessere: il ‘cibo spazzatura’.
Una quindicina di anni fa la consapevolezza della nocività del tabacco portò a una legge che vietò il fumo in tutti i luoghi pubblici. Ora è il momento di renderci conto che anche i cibi cattivi non siano solo un problema per la salute, ma anche per il nostro Servizio sanitario nazionale, sul quale gravano poi i costi delle cure.
La vita di tutti i giorni ci porta a mangiare quasi sempre fuori. Ecco perché dobbiamo fare attenzione ai piatti che somministriamo nelle mense e nei luoghi pubblici. È lì che il ‘cibo spazzatura’ non deve più entrare. Deve fare posto ad alimenti sani, meglio se italiani.
La regola aurea da applicare è molto semplice. Bisogna consumare nell’arco della giornata cinque porzioni di vegetali, frutta o verdura. Sono questi gli alimenti che dobbiamo poter trovare con sempre maggiore facilità nelle mense e nei bar, soprattutto nelle strutture pubbliche. È il momento di lavorare insieme a un grande progetto di educazione e di prevenzione.
Inoltre la valorizzazione di cibi e di prodotti locali garantisce la genuinità e la freschezza della frutta e della verdura che consumiamo e il loro contributo minerale e vitaminico e dà un contributo fondamentale al sostegno della agricoltura nazionale.
Mangiamo meglio, mangiamo sano, mangiamo italiano.