La proposta di Legge per la Modifica del Codice della strada è arrivata oggi all’esame della Camera. Un testo importante, che si fonda su alcuni dei temi più cari al Movimento 5 Stelle. Una delle stelle del Movimento infatti è proprio quella dei trasporti ed era inevitabile che tra le nostre battaglie ci fosse quella a favore della revisione del Codice della strada. Una revisione che risponde a tre principi fondamentali: sicurezza, sostenibilità e semplificazione
La riforma del Codice della Strada infatti, mira a garantire maggiore sicurezza agli utenti della strada, in particolare quelli vulnerabili – ossia persone con disabilità, ciclisti e pedoni – a incentivare modelli di mobilità sostenibile e snellire le procedure burocratiche. Ad esempio, per le persone con disabilità prevediamo il parcheggio gratis sulle strisce blu e l’inasprimento delle sanzioni per chi parcheggia davanti agli scivoli o nel posto a loro riservato. Inseriamo poi la possibilità, per i Comuni, di predisporre “parcheggi rosa” riservati alle donne in gravidanza o con figli fino a 2 anni. Massima tutela anche per i pedoni, con una nuova segnaletica stradale e, soprattutto, con l’obbligo per gli automobilisti di dare loro la precedenza già quando si trovano in prossimità dell’attraversamento pedonale. Sempre in tema di sicurezza stradale assume una grande importanza l’introduzione nel codice delle zone scolastiche, con obbligo per i Comuni di istituire limitazioni del traffico nelle strade di fronte agli edifici scolastici, negli orari di entrata e uscita da scuola.
Ricordiamo sempre che la sicurezza stradale parte, in primis, dalle nostre azioni: tutti noi possiamo essere, a seconda dei casi, automobilisti o pedoni e siamo chiamati sempre ad avere un atteggiamento responsabile. Un cambiamento culturale che il nostro Paese è chiamato a fare e che queste norme incentivano con forza.
Abbiamo previsto poi sanzioni molto pesanti, che arrivano alla sospensione della patente fino a 3 mesi, per chi usa lo smartphone o altri dispositivi elettronici alla guida per funzionalità diverse dalle chiamate in vivavoce o con auricolari. Molto diffuso infatti è l’utilizzo del cellulare per chattare, scattare o postare foto sui social network e i tristi fatti di cronaca degli ultimi giorni ce lo hanno purtroppo ricordato.
Ci sono poi diverse norme che, finalmente, ci consentono di metterci al paro con gli altri Paesi europei in tema di mobilità sostenibile. Solo aumentando la sicurezza infatti, sarà possibile incentivare l’uso della bici in città: ecco perché diamo la possibilità ai Comuni di istituire, agli incroci semaforici, delle linee di arresto avanzate per i ciclisti rispetto agli altri veicoli. In questo modo risulteranno più visibili a tutti e quindi più sicuri. Inoltre le amministrazioni adesso potranno consentire la circolazione delle bici anche nelle corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico locale e viene introdotto l’obbligo per tutti i veicoli di mantenere una distanza di sicurezza laterale durante il sorpasso delle biciclette in ambito extraurbano. Tutto questo ovviamente, fa parte di un lavoro più ampio che stiamo portando avanti di pari passo con il Mit, in favore di una mobilità sostenibile, moderna e in linea con molti Paesi europei, nel quale rientra l’ecobonus, che attraverso gli incentivi, promuove l’acquisto di autovetture, motocicli e ciclomotori, e ha favorito la crescita delle immatricolazioni di vetture elettriche, arrivate a segnare nel primo semestre dell’anno un +120% rispetto allo stesso periodo del 2018. E anche il progetto sperimentale avviato dal Mit sui dispositivi di mobilità elettrica e a propulsione elettrica, monopattini, segway e hoverboard.
Siamo intervenuti anche per tutelare la sicurezza stradale e la salute dei cavalli utilizzati per il traino delle botticelle, è stato introdotto l’obbligo di montare le cinture di sicurezza sugli scuolabus e abbiamo previsto l’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per ambulanze e veicoli di emergenza sanitaria. Infine, abbiamo previsto misure per garantire la massima trasparenza sui proventi delle multe e, in termini di semplificazione burocratica, procedure più snelle per gli utenti e per le forze dell’ordine. Niente più sanzioni in caso veniste fermati senza documentazione di guida: tutto potrà essere verificato per via telematica. Come anche i punti della patente o il ricorso al prefetto, che costerà meno e si potrà effettuare online.
Le molte novità introdotte nel Codice della Strada consentiranno, quando il testo sarà approvato in via definitiva, di concepire la mobilità in modo certamente più moderno e sostenibile e garantiranno a tutti gli utenti della strada di potersi spostare in sicurezza. Continuiamo a lavorare per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.