Ieri al Senato è stata depositata la mozione del Movimento 5 Stelle che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione del Tav Torino-Lione. Rispettiamo così l’impegno preso subito dopo il recente annuncio del Presidente Conte sul fatto che nei colloqui con Francia e Ue non sia riuscito a fermare l’opera. Il premier ha detto chiaramente che solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale per fermare il Tav.
Bene, chi vuole mettere la faccia e la firma su un’infrastruttura del tutto inutile, fuori dalla storia e negativa sul piano finanziario e ambientale, deve farlo dentro il Parlamento, l’organo sovrano eletto dai cittadini. Chi vuole fare un regalo a Macron, allora dica si al Tav.
Noi abbiamo già depositato il documento ufficiale col quale affermiamo senza mezze misure che “occorre escludere la prosecuzione delle attività connesse alla realizzazione dell’opera”. Inoltre, sottolineiamo come sia necessario avviare, in sede parlamentare, un percorso immediato per stabilire: la cessazione delle attività relative al progetto per la realizzazione e la gestione della sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione; un diverso uso delle risorse, da destinare ad opere pubbliche alternative, maggiormente utili ed urgenti, sul territorio italiano. Nero su bianco, questa è la posizione del Movimento 5 Stelle. No a progetti vecchi, inutili e dannosi. Sì subito a cantieri che creano progresso e sviluppo. Si vedrà ai voti che strada vuole prendere ciascuna forza politica. Davanti alla decisione per il Tav si può dire no, sì, oppure lavarsene le mani. Ogni scelta comporta valutazioni conseguenti da parte di tutto il Paese. Oggi e domani.
I primi firmatari della mozione sono il capogruppo Stefano Patuanelli, il senatore Airola e le senatrici Pirro e Matrisciano. A seguire le altre firme del Movimento 5 Stelle del Senato. Ci schieriamo dalla parte della collettività, contro un blocco di potere che sembra perseguire interessi di parte e di pochi.
Oggi tante persone in Val di Susa manifesteranno il loro dissenso verso il Tav. Ci aspettiamo e ci auguriamo di tutto cuore che sia una giornata non violenta, di democrazia, di libertà, di espressione e di legalità.