Innanzitutto volevo fare le mie congratulazioni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il lavoro svolto ai tavoli europei. È stata evitata una procedura di infrazione che sarebbe potuta ricadere sul Paese, per colpa del Pd. L’Italia non la meritava e l’annuncio di oggi rende giustizia all’Italia e a questo governo.
Non solo, siamo riusciti a portare a casa una casella importantissima come quella del commissario Ue alla concorrenza. Andremo dunque ad occupare un ruolo fondamentale, perché spetterà a noi vigilare sulla corretta competizione commerciale tra Paesi a tutela anche delle nostre imprese e del tessuto produttivo.
Quanto alla nomina ai vertici europei di due fedelissime di Merkel e Macron, non mi fa impazzire che Germania e Francia l’abbiano vinta ancora una volta e spero che non diventino due regine dell’austerity.
Ma per il commissario alla concorrenza passeranno tutti i dossier europei più importanti su cui l’Italia potrà quindi orientare le scelte della Commissione. Una partita fondamentale sarà anche quella dei funzionari apicali su cui credo l’Italia possa vantare un grande credito.
Ad ogni modo rispondo con l’unica cosa che interessa ai cittadini italiani in questo momento:
– il salario minimo si farà;
–le tasse le vogliamo tagliare, in Italia si è aspettato fin troppo tempo;
–gli investimenti per nuove infrastrutture, dove realmente servono, partiranno;
–scuola e sanità devono essere tutelate come asset strategici;
–sui migranti non resteremo in silenzio, ora tocca agli altri.
Se qualcuno pensa di farci chinare la testa nominando la Lagarde alla Bce, prende un abbaglio. Noi andiamo avanti per la nostra strada.
Abbiamo rispetto di tutti. Chi investe in Italia deve sapere che è il benvenuto, che supportiamo il business, ma nel massimo rispetto degli interessi nazionali.