Nelle scorse settimane, nella nostra rubrica Futuro del lavoro, abbiamo parlato spesso di resklilling e di riqualificazione professionale come chiave per affrontare con successo la trasformazione in atto e abbiamo visto anche come nel mondo ci siano diverse esperienze e molte riflessioni su come questa riqualificazione di massa debba avvenire e da chi debba essere guidata e promossa, se dal pubblico, per esempio, oppure dalle imprese.
Proprio questa settimana Amazon, il gigante della distribuzione, ha annunciato un programma da 700 milioni di dollari per riqualificare 100.000 dipendenti con sede negli Stati Uniti in settori quali sanità, apprendimento automatico, produzione, robotica e informatica. Il programma non solo potrebbe aiutare i dipendenti a qualificarsi per posti di lavoro più remunerativi, ma anche a creare un enorme gruppo di candidati interni che possano assumere ruoli in alcune delle aree del Paese e quelle in più rapida crescita dell’azienda. Amazon, d’altra parte, è già uno dei maggiori datori di lavoro degli Stati Uniti, con quasi 300.000 lavoratori (e molti altri nell’indotto), e dichiara di avere più di 20.000 posti vacanti negli Stati Uniti, di cui oltre la metà nella sede centrale di Seattle. Amazon prevede di raggiungere i 300.000 dipendenti quest’anno negli Stati Uniti e 630.000 in tutto il mondo.
Questa non è l’unica iniziativa che Amazon ha messo in campo per aiutare i propri dipendenti ad acquisire nuove competenze. L’Associate2Tech è un programma di 90 giorni per i magazzinieri che desiderano apprendere le competenze IT; l’Amazon Technical Academy è un campus di formazione sul coding progettato per formare dipendenti aziendali non tecnici e inserirli in ruoli di ingegneria informatica;la Machine Learning University è invece rivolto agli ingegneri che hanno già un background in tecnologia e vogliono approfondire il tema dell’apprendimento automatico e le abilità di intelligenza artificiale.
Amazon amplierà inoltre il suo programma Career Choice, lanciato nel 2012, che offre lezioni pre-pagate per i dipendenti che desiderano trasferirsi in posti di lavoro ad alta richiesta. Amazon Apprenticeship, un programma certificato del Dipartimento del lavoro che offre corsi di formazione in aula e apprendistati sul lavoro con Amazon; i suoi programmi di addestramento e certificazione AWS, infine, si sono concentrati sul superamento del gap di competenze dei dipendenti che sono interessati a questi ruoli.
Ma come sono nate queste iniziative? Cosa ha guidato la progettazione di una proposta così articolate? Amazon, sulla base dell’analisi della propria forza lavoro e delle prospettive di mercato, ha individuato alcuni ruoli e lavori a più rapida crescita e strategici non solo per la propria azienda ma in generale per lo scenario lavorativo futuro. Ad esempio, è emerso che gli specialisti della mappatura dei dati hanno visto una crescita dell’ 832% negli ultimi cinque anni, mentre i data scientist sono cresciuti del 505%, i solutions architect sono cresciuti del 454%, i security engineer del 229% e i business analyst sono cresciuti 160%. Nel frattempo, i ruoli professionali altamente qualificati nel supporto ai clienti sono cresciuti del 400%.
L’iniziativa di Amazon, in realtà, si inserisce in un quadro più ampio che è stato ben fotografato dall’ultima ricerca sul futuro del lavoro dell’Istituto Korn Ferry International, secondo il quale il mondo sta affrontando una crisi globale del talento. Un’imminente carenza di manodopera qualificata sta colpendo sia le economie sviluppate che quelle in via di sviluppo, con il rischio di alterare drasticamente l’equilibrio del potere economico globale. Per quantificare la carenza di talenti, si stima che entro il 2030 si possa prevedere un deficit di talento di 85,2 milioni di lavoratori.
Attrarre e mantenere nuovi talenti sarà cruciale per le aziende nei prossimi anni, ma la chiave del successo a lungo termine per molte sarà fornire ai propri dipendenti l’opportunità di passare a ruoli più qualificati, basati sui valori e gratificanti. Ciò significa garantire ai dipendenti l’accesso a una formazione digitale di alta qualità, incoraggiando al tempo stesso una cultura di apprendimento continuo a livello di organizzazione. Questo non solo aiuterà i dipendenti a prepararsi per il lavoro di domani, ma guiderà l’innovazione all’interno dell’organizzazione oggi. L’attenzione deve essere concentrata sulla preparazione di tutti i dipendenti – non solo quelli attualmente specializzati in IT – a lavorare con le nuove tecnologie digitali. Le persone dovranno costantemente acquisire nuove competenze che consentano nuovi modi di lavorare, compresa la collaborazione con sistemi e macchine intelligenti.
Il punto centrale è garantire che siano disponibili gli strumenti giusti per sostenere l’apprendimento e promuovere una nuova cultura all’interno delle organizzazioni. Ogni membro della forza lavoro ha bisogno di accedere a piattaforme di apprendimento aziendale moderne, intuitive e tecnologicamente avanzate che adattino l’apprendimento alle esigenze individuali. Per aiutare i dipendenti a pensare in modo più ampio, le piattaforme di apprendimento devono essere in grado di consigliare contenuti e corsi basati su ciò che gli altri dipendenti svolgono nel loro ruolo, sui contenuti che hanno visualizzato in precedenza, su quali aree dell’azienda stanno lavorando e sui loro interessi e preferenze di sviluppo della carriera. Queste funzionalità saranno essenziali, poiché un apprendimento agile e una maggiore collaborazione sono più efficaci al fine dell’apprendimento di nuove competenze.
Il futuro del lavoro richiede competenze basate sulla risoluzione di problemi, sul processo decisionale e sul pensiero critico, insieme a una profonda comprensione delle tecnologie dirompenti che stanno influenzando il nuovo mondo del lavoro e dei dipendenti. Cambiare la cultura di un’organizzazione può essere un processo lungo e complesso, ma è necessario. Le aziende in grado di fornire ai propri dipendenti non solo gli strumenti di cui hanno bisogno per svolgere i propri compiti, ma anche l’opportunità di migliorare le proprie competenze esistenti saranno nella posizione migliore per competere efficacemente nell’economia digitale in continua evoluzione.