Nuovo doppio record per il mercato del lavoro a giugno: il tasso di occupazione è ulteriormente salito al 59,2%, ai massimi da quando è iniziata la serie Istat, e il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi degli ultimi 7 anni, al 9,7%.
I dati continuano a smentire chi accusava il Governo e in particolare Luigi Di Maio di un presunto disastro economico. La verità è opposta: nonostante tutte le difficoltà internazionali, tra hard Brexit e tensioni commerciali che coinvolgono Stati Uniti, Cina e la stessa Unione Europea, l’Italia regge e garantisce ai suoi cittadini miglioramenti sensibili.
Non va dimenticato che, oltre ai livelli occupazionali, continuano ad aumentare anche i posti di lavoro stabili (+43 mila a giugno). Quantità e qualità di lavoro stanno camminando insieme, a differenza che nel passato.
È venuto il momento di dare i giusti meriti al tanto bistrattato Decreto Dignità e al MoVimento 5 Stelle che lo ha fortemente voluto.
Sappiamo bene che il Pil è in una fase di stagnazione, e chissà cosa sarebbe successo se non avessimo approvato una Manovra che ha dato fiato agli investimenti locali e alla spesa sociale.
Nella prossima Manovra, sulla quale siamo già al lavoro, bisogna andare oltre, riducendo il cuneo fiscale, dando soldi freschi in tasca ai lavoratori e alle famiglie e sostenendo ulteriormente gli investimenti in tutto il Paese, compresi i territori meno sviluppati.
Con il governo del buon senso l’Italia può farcela.