Il Partito Democratico ha fatto sapere che “il Parlamento ed il Paese devono conoscere se ci sono potenze straniere che finanziano partiti italiani” e che depositeranno nei prossimi giorni la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta. E ha aggiunto: “chi dovesse opporsi alla Commissione di inchiesta dimostrerebbe di non avere a cuore la ricerca della verità e la tutela delle nostre istituzioni”. Al PD rispondiamo subito: noi diciamo sì a una commissione d’inchiesta sui finanziamenti a tutti i partiti, associazioni e fondazioni collegate. Tutti. Se il PD ha davvero a cuore “la ricerca della verità e la tutela delle nostre istituzioni” non potrà esimersi. Come non può e non deve esimersi dal votare sì alla nostra proposta di legge per istituire una Commissione d’inchiesta sugli affidi illeciti dei bambini. Sappiamo tutti che, nell’ambito di quella indagine, è stato arrestato il sindaco PD Andrea Carletti, che si è autosospeso ma che non è stato espulso da Zingaretti: il PD converrà che c’è assolutamente bisogno di fare piena luce su uno scandalo aberrante. Occorre che i riflettori rimangano accesi e che si agisca al più presto perché quei bambini meritano giustizia.
E dal PD stiamo ancora aspettando i nomi dei componenti della commissione d’inchiesta sulle banche. Ritardare in questo modo è offensivo nei confronti di tutti quei risparmiatori truffati che aspettano risposte. Non si può ostacolare la nascita di una Commissione d’inchiesta che deve far uscire fuori la verità. Eppure PD e Forza Italia lo stanno facendo: non c’è più tempo da perdere.
Quando si predica bene e si chiede la trasparenza bisogna farlo sempre. Il MoVimento 5 Stelle, nella sua storia, ha sempre messo davanti a tutto la trasparenza nei confronti dei cittadini. E lo abbiamo dimostrato appena arrivati al Governo: con la nostra legge Spazzacorrotti i partiti sono obbligati a rendere pubbliche tutte le donazioni superiori a 500 euro, non più 5000 come prima. Inoltre i partiti devono rendere pubblici, entro 15 giorni dal loro ricevimento, tutti i contributi ricevuti nei sei mesi precedenti le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Sono equiparate ai partiti e ai movimenti politici le fondazioni, le associazioni e i comitati i cui vertice siano indicati almeno in parte da partiti e movimenti, o che al vertice abbiano membri di partiti o movimenti o ex componenti di governo, Parlamento italiano, europeo, giunte o consigli regionali o locali, nonché associazioni e fondazioni che danno almeno 5000 euro a partiti per contribuire a loro iniziative.
Votiamo sì a una Commissione d’Inchiesta sui finanziamenti ai partiti. Gli italiani hanno il diritto di sapere la verità. Tutta la verità, non una sola parte.