Il decreto sulla Scuola che è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene la formula “salvo intese”. Le parole in politica sono forma, ma anche sostanza.
Servono dunque delle nuove intese perché questo decreto possa proseguire il suo iter con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Luigi Di Maio sta lavorando in questa direzione, perché l’obiettivo ultimo di questo provvedimento e dell’azione di governo dev’essere quello di garantire una scuola di qualità. E una scuola di qualità combatte il precariato e assume i suoi insegnanti dopo averli selezionati e formati adeguatamente, come giustamente richiedono famiglie e alunni. Il MoVimento 5 Stelle non ammette sanatorie simili a quelle fatte dai governi passati, che peraltro creerebbero nuove intollerabili sacche di precariato.
Il ministro Bussetti si è dichiarato disponibile a modificare il testo del decreto proprio in questa direzione, prevedendo percorsi selettivi in entrata, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ed è ovvio che il Parlamento, in fase di conversione del decreto legge che sarà pubblicato a fine agosto, potrà apportare i miglioramenti e le integrazioni che riterrà più opportuni.
Resta inteso che appena si svuoteranno le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie di vincitori e idonei di concorso, potranno essere assunti tutti gli altri docenti che si appresteranno a fare i percorsi stabiliti dal nuovo decreto.
Ribadiamo ancora una volta un concetto: il MoVimento 5 Stelle intende combattere con tutte le sue forze il precariato scolastico. Pertanto ribadiamo la necessità di coprire i posti rimasti vacanti in seguito all’adesione a Quota 100 per metà con le nuove assunzioni e per metà con procedure di mobilità.
Questa l’unica soluzione ragionevole per contemperare le esigenze e garantire il sereno avvio del nuovo anno scolastico, assumendo subito sui posti vacanti e disponibili i docenti già selezionati, che hanno superato i concorsi e hanno anche esperienze di lavoro alle spalle.