In Italia viene uccisa una donna ogni 72 ore. Le vittime di stupro sono circa 650mila. Nove donne su dieci, però, non riescono a denunciare. C’è troppa urgenza di intervenire, per questo dovevamo approvare al più presto la nostra proposta sul codice rosso e le norme antiviolenza su donne e bambini.
Anche per incoraggiare le vittime a denunciare, abbiamo pensato a una corsia preferenziale per le indagini: in questo modo chi ha subito violenze sarà sentito entro poche ore, così da poter bloccare subito l’aggressore ed evitare il peggio. Come al pronto soccorso: i casi vengono trattati a seconda dell’urgenza.
Poi abbiamo previsto pene più forti per chi si macchia di reati così gravi. Fino a 7 anni di carcere per chi è responsabile di maltrattamento e stalking; fino a 12 anni per violenza sessuale e fino a 14 anni per violenza sessuale di gruppo; in caso di atti di violenza sui minori il carcere può arrivare fino a 24 anni.
Il MoVimento 5 Stelle ha voluto inserire anche la norma che allunga i tempi per denunciare l’aggressore per fatti di violenza: non più 6 ma 12 mesi. Un passo così importante e delicato ha bisogno del tempo necessario per maturare.
Nasce finalmente il reato di revenge porn, una battaglia che noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo condotto con impegno e passione. Basta impunità per chi rovina la vita di una persona lanciando nel fango del web le sue immagini intime.
La deformazione del volto con l’acido o qualsiasi altro sfregio permanente vengono puniti, poi, col carcere da 8 a 14 anni. Questa nuova legge ha un significato importante e decisivo, anche sul piano culturale. Alle donne e a tutte le vittime di violenza diciamo: dovete essere libere di vivere e liberi di vivere. Denunciate, lo Stato è dalla vostra parte!
Anche di questa nuova legge parleremo a Italia 5 Stelle, per festeggiare i 10 anni del MoVimento. Vi aspettiamo il 12 e 13 ottobre alla Mostra d’Oltremare a Napoli. Intanto non fate mancare il vostro supporto anche con una donazione.