I cambiamenti climatici ci riguardano da vicino, sono in grado di stravolgere la nostra vita e le nostre abitudini.
Grazie al MoVimento 5 Stelle è stata posta la prima pietra per invertire il senso di marcia. Ce lo hanno chiesto centinaia di migliaia di giovani di tutto il mondo, scesi in piazza a manifestare la necessità di un cambiamento profondo grazie all’onda innescata dal movimento dei Fridays For Future, e hanno avuto il merito di portare al centro del dibattito politico.
Il Decreto Clima approvato in Consiglio dei Ministri offre le prime importanti risposte.
E non ci riferiamo soltanto allo scioglimento dei ghiacciai o all’innalzamento del livello dei mari, fenomeni che erroneamente siamo portati a considerare come distanti dalla nostra realtà quando invece ne siamo immersi. Si pensi anche ai sempre più frequenti “eventi climatici estremi” quali frane, alluvioni, conseguenze dirette del dissesto idrogeologico, del consumo di suolo e della deforestazione.
Il Decreto Clima è il primo decreto legge totalmente ambientale realizzato in Italia. Una norma che interviene con aspetti concreti e che riguardano la nostra quotidianità, che apre alla possibilità di quel cambiamento ritenuto ormai di importanza vitale.
È una legge che vuole migliorare la qualità della vita e dell’aria che respiriamo, in particolare nelle gradi città già soggette a infrazione e quindi più pericolose per la salute dei cittadini, e per farlo stanzia fondi per un trasporto pubblico e privato più sostenibile, con una particolare attenzione anche a quello scolastico. Gli istituti scolastici potranno inoltre utilizzare i fondi messi a disposizione per i progetti di educazione ambientale: progetti, iniziative, programmi, campagne e attività di volontariato degli studenti saranno le benvenute per formare oggi i cittadini di domani.
Per migliorare la qualità dell’aria il Decreto Clima investe poi sulla ‘riforestazione’ urbana, perché gli alberi svolgono un ruolo importante per il contrasto ai cambiamenti climatici: più alberi significa meno inquinamento, e meno calore.
Migliorare il nostro ambiente significa poi andare a limitare i danni prodotti in passato da un inquinamento senza freni, intervenendo quindi con maggiore forza sulle bonifiche delle aree più inquinate e sulla depurazione delle acque.
Inoltre, tutti i cittadini potranno accedere ai dati ambientali su inquinamento, qualità dell’aria, che dovranno essere disponibili in rete e facilmente consultabili.
Continueranno le azioni per ridurre al minimo l’utilizzo di plastica e imballaggi e partirà finalmente la sperimentazione per poter dotare i negozi delle nostre città, a partire da quelli piccoli, dalle botteghe, dai mercati, di ‘green corner’, angoli verdi per la vendita di prodotti sfusi e alla spina: detergenti per la casa e la persona, alimenti per ridurre la quantità di imballaggi usa e getta che entrano nelle nostre case e poi nel ciclo dei rifiuti.
Non ci fermiamo qui: stiamo lavorando a norme per dotare le città di macchinette “mangia plastica”, per creare una sana competizione tra le città, per sviluppare progetti green grazie al premio Capitale Verde d’Italia, per potenziare l’educazione ambientale…
Oggi è una giornata bellissima per il Paese, e siamo solo all’inizio!
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