Stanotte alcuni dei protagonisti del processo “Mondo di mezzo” sono stati arrestati e portati in carcere. Ciò è avvenuto in virtù della legge “Spazzacorrotti”.
Senza la legge del MoVimento 5 Stelle quei colletti bianchi, seppur condannati in via definitiva, avrebbero potuto evitare la cella.
Grazie al nostro impegno e a quello del ministro Bonafede, il passaggio in giudicato delle sentenze emesse si è tradotto nell’immediata esecuzione della pena nei confronti di chi ha occupato ruoli importanti: dal presidente del Consiglio comunale di Roma al responsabile del Servizio programmazione e gestione del verde pubblico; da un ex consigliere comunale al presidente del municipio di Ostia
Per loro, grazie alla nostra legge, non è stato possibile ottenere benefici o misure alternative alla detenzione. I reati di corruzione, infatti, sono stati inseriti nell’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, e ora sono classificati come quelli per mafia e terrorismo.
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di restituire alla parte sana della società una giustizia concreta ed efficiente. Per farlo abbiamo puntato tanto su nuovo approccio culturale al tema della corruzione quanto all’inasprimento delle pene e all’impiego di nuovi strumenti di contrasto. Abbiamo detto agli italiani che il malaffare non conviene più, perché per chi intraprende quella strada c’è il carcere e nessuno sarebbe rimasto impunito. Oggi la conferma che non si trattasse solo di un monito è evidente a tutti.