“La Lega è il partito più pragmatico e tradizionalista in Italia. Conosco e frequento Salvini da quando ne è segretario.”
Parole e musica di Konstantin Malofeev, uomo d’affari russo già vicino al partito d’estrema destra francese, il Fronte Nazionale della famiglia Le Pen (oggi Raggruppamento nazionale) durante il congresso leghista di Torino a fine 2013.
Secondo Report, l’elezione di Salvini a segretario del Carroccio coincide con l’avvicinamento della Lega alla Russia. I rapporti vengono rinsaldati proprio con l’invito che la Lega fece a Malofeev in quell’occasione.
Ma di chi stiamo parlando? Detto l’Oligarca di Dio, è uno che quando parla di gay usa il termine dispregiativo di sodomiti, che definisce i gay una lobby che infetta il mondo.Sempre secondo Report, è uno dei finanziatori dell’internazionale ultra-tradizionalista che lega ambienti russi e ambienti americani, tiene insieme fascisti, ultraconservatori e vuole riportare l’umanità verso tempi oscuri.
Di fronte a tutto ciò che è emerso dall’inchiesta giornalistica di Report, le uniche puerili dichiarazioni di Salvini sono state: “Ho incontrato Malofeev, incontro centinaia di persone che non mi hanno mai dato una lira. Quando incontro le persone non sono solito chiedere soldi”.
Eppure Malofeev, intervistato dal cronista Giorgio Mottola, ha dichiarato che lo stesso Savoini gli aveva raccontato di aver trattato al Metropol «con degli avvocati che gli avevano chiesto aiuto per una partita di petrolio di cui volevano discutere con Eni». Di fatto avrebbe confermato l’esistenza della trattativa sul petrolio. Malofeev, spiega il servizio, ha finanziato partiti di estrema destra in Europa e nel 2013 ha fondato una nuova “Santa Alleanza” tra le associazioni ultratradizionaliste russe e le più potenti fondazioni della destra religiosa americana. Si parla di bonifici da un miliardo di euro provenienti dagli Usa per finanziare una sorta di Internazionale sovranista con l’unico scopo di destabilizzare l’Europa.
Salvini si è preso la responsabilità di far cadere un Governo in pieno agosto, con scuse che non stanno né in cielo né in terra. Voleva “pieni poteri” ma per fare cosa? È scappato via per nascondere qualcosa? Deve politicamente chiarire cosa stava contrattando Savoini con i russi. Come emerge dalla conversazione, infatti, Savoini avrebbe agito al tavolo della trattativa in nome, per conto e nell’interesse di Salvini e della Lega. Come loro rappresentante o mandatario. Si sarebbe parlato anche delle modalità con cui fare arrivare la presunta tangente milionaria, della eventuale ripartizione, dell’obiettivo finalizzato alla campagna elettorale per le elezioni europee. Come fa Salvini a non dare nessuna spiegazione a tutto questo?
Ecco allora la terza delle quattro domande su questo scandalo alle quali Salvini ha il dovere di rispondere:
Che rapporto ha Salvini con l’uomo d’affari Konstantin Malofeev che avrebbe finanziato partiti di ultradestra in Europa?
Prima i russi o prima gli italiani? #SalviniRispondi