Matteo Salvini è scappato dal Parlamento, non ha chiarito la vicenda legata ai presunti fondi russi alla Lega e continua a non rispondere a legittime domande.
Lo abbiamo visto, incalzato dai cronisti di Report, imbarazzato in certi silenzi e imbarazzante nelle solite battute puerili che non fanno ridere nessuno. I cittadini chiedono semplicemente trasparenza e verità: Salvini non risponde.
Eppure si tratta di un’inchiesta per presunta corruzione internazionale che riguarderebbe lui e la Lega, con contraddizioni e punti oscuri ancora tutti da chiarire e che politicamente vanno subito chiariti.
L’inchiesta di Report svela alcuni retroscena sui rapporti tra Matteo Salvini e Gianluca Savoini.
Come racconta Luigi Moncalvo, ex direttore de “La Padania”, pare che i due fossero “compagni di merende”, legati da una forte amicizia che si è cementata in un rapporto «di grande complicità» quando entrambi lavoravano al quotidiano. Era un periodo quello, dice Moncalvo, in cui Savoini era il “punto di riferimento” della redazione politica del quotidiano e Salvini un giornalista poco disciplinato: secondo l’ex direttore, una volta a capo della Lega, Salvini avrebbe designato Savoini come suo portavoce proprio perché “gli doveva molto, Savoini ha impostato Salvini, è una sua creatura”. Le immagini di archivio Rai del 2013, mostrate da Report, intercettano Savoini alla prima conferenza stampa di Matteo Salvini da segretario del Carroccio, a conferma del forte legame tra i due.
In seguito all’inchiesta di Report, quindi, poniamo 4 SEMPLICI DOMANDE al capo della Lega.
La prima riguarda proprio il rapporto tra Salvini e Savoini:
Perché Salvini aveva fatto credere quasi di non conoscere Savoini nonostante fosse il suo ex portavoce, avesse partecipato a moltissimi convegni della Lega, ci fossero numerose foto e video che li ritraggono insieme e che fossero amici da 30 anni?
Prima i russi o prima gli italiani? #SalviniRispondi