Il consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto dl fiscale, strumento utile a ridefinire le regole e avviare una seria lotta all’evasione, triste primato italiano in Europa, che fa sì che la pressione fiscale sia altissima e i servizi non all’altezza.
Il MoVimento 5 Stelle ha spinto affinché nel testo fosse presente la norma che prevede il carcere per i grandi evasori, ovvero coloro che con artifizi truffano lo Stato per intascarsi soldi che sono, invece, della collettività: alla faccia di tutti gli italiani onesti. Il MoVimento 5 Stelle l’ha voluto tanto, riuscendo a ottenere il sostegno del Governo – e della maggioranza che lo regge – al punto da inserire queste norme in un decreto legge. Poi, chiaramente, per la certezza del diritto, si è posta la condizione che le norme penali entrino in vigore una volta che il decreto diventerà legge a tutti gli effetti.
Il decreto è approdato alla Camera e, come sempre, sono stati presentati gli emendamenti dalle varie forze politiche. Non ci sfugge che fra questi ce ne sono anche alcuni che vorrebbero cancellare con un colpo di spugna una norma fondamentale: quella del carcere per chi evade somme superiori alle 100mila euro frodando il fisco.
Tutti penseranno alla Lega, che già nello scorso governo si è stracciata le vesti per non inserire questa norma di civiltà. Oppure Forza Italia, un grande classico, del resto il suo capo è un condannato per frode fiscale. E invece no. A presentare un emendamento per cancellare il carcere ai grandi evasori è Italia Viva, la stessa forza politica che ha partecipato alle riunioni tecniche, a quelle politiche, fino ai vertici di maggioranza che hanno chiuso l’accordo sul dl fiscale.
Noi non crediamo che si possa “giocare” su un aspetto così fondamentale. Che messaggio si lancia ai cittadini? Alle decine di milioni di italiani che pagano le tasse anche con sacrifici? Troppe volte abbiamo visto e letto di gente che vive nell’agio grazie ai soldi sottratti alla collettività.
E ora di dire basta e di non tentennare. Bisogna decidere con chi si sta.
Noi non abbiamo dubbi.