Mi state scrivendo in tanti per la questione di Autostrade, ci state chiedendo cosa stiamo facendo per le concessioni. Voglio aggiornarvi perché è una questione che abbiamo iniziato diversi mesi fa e che vogliamo portare a casa.
Vogliamo fare in modo che si arrivi al risultato di togliere le concessioni a quelle società concessionarie che non stanno facendo la manutenzione dei nostri ponti e delle nostre strade.
Partiamo dall’inizio.
In questi giorni è tornato attuale questo tema perché abbiamo visto alcune carte che stanno venendo fuori dai processi a Genova sul Ponte Morandi che dimostrano come ad Atlantia, ad Autostrade per l’Italia, a quelli a cui paghiamo il pedaggio era stata mandata una relazione in cui si diceva che c’era un rischio di crollo del Ponte Morandi e che alla fine Autostrade se n’è fregata. Anzi, ci ha poi risposto in questi giorni dicendo: “Era solo un rischio ipotetico”.
Non so che cosa significhi “rischio ipotetico”, c’è anche il rischio teorico, c’è anche il rischio pratico, ma un rischio è un rischio. Se sta per cadere un ponte lo chiudi, fai la manutenzione e poi lo riapri. In questi giorni abbiamo visto che la stessa Autostrade per l’Italia (sempre i Benetton), dopo quello che è successo in Liguria col maltempo qualche giorno fa e la chiusura di un altro viadotto per frana, ha chiuso un’altra parte di autostrada su dei viadotti molto alti, sempre in Liguria, isolando Genova. Poi li hanno riaperti in parte e anche lì, quando la magistratura ha cominciato a mettere il faro, visto che era successo che col maltempo era caduto un altro viadotto, Autostrade ha chiuso quei viadotti molto alti perché evidentemente non sono sicuri della manutenzione che hanno fatto in questi anni.
Tutto questo perché lo sto dicendo? Perché noi abbiamo di fronte dei concessionari che sappiamo bene che coi soldi dei nostri caselli hanno fatto profitti. Cioè, quando noi paghiamo i pedaggi ai caselli quei soldi sono andati nei profitti di questi concessionari e non nella manutenzione dei ponti, delle strade, della sicurezza stradale, degli aggiornamenti del manto stradale, tutte cose che servono a farci viaggiare in sicurezza. Hanno fatto profitti a tal punto che l’estate scorsa c’era qualcuno che stava andando al mare o stava andando a lavorare, e passando su un ponte è caduto insieme al Ponte Morandi.
Il tema qual è? Sta emergendo anche in questi giorni, ma è una notizia che purtroppo conoscevamo già: diversi politici o forze politiche prendono soldi da questi concessionari. In maniera legale, lo voglio dire chiaramente! Non c’è niente di illegale. Ma secondo me c’è un problema morale, perché se questi concessionari mettono milioni di euro nelle casse dei partiti e questi partiti stando al governo delle regioni o del governo centrale chiudono un occhio, magari nelle mancate manutenzioni, o queste relazioni non le guardano attentamente, c’è un problema politico grosso.
Per me ai Benetton vanno revocate le concessioni.
Il MoVimento, noi tutti, pensiamo che vadano revocate le concessioni e non è che dobbiamo iniziare oggi, noi abbiamo iniziato sei mesi fa il procedimento per togliere le concessioni ai Benetton. Chi è che ci ha bloccato fino a 4 mesi fa? La Lega, che in questi momenti come in passato, ha sempre sostenuto che i Benetton dovessero rimanere a gestire le nostre strade e le nostre autostrade. Anche dopo la caduta del Ponte Morandi mi ricordo che alcuni esponenti leghisti mi dissero: “Pensa alle famiglie delle vittime invece di parlare delle concessioni”.
Noi stiamo pensando alle famiglie delle vittime. Quando siamo stati a Genova, nei giorni successivi alla caduta del Ponte, tutti i familiari ci chiesero di fare in modo che tragedie del genere non accadessero mai più. Ci chiesero di togliere le concessioni a questa gente. E quello che sta venendo fuori dai processi è allucinante. Vediamo carte che peggiorano sempre di più, che ci dicono che i Benetton, Atlantia, Autostrade per l’Italia avevano una precisa responsabilità.
Poi abbiamo attraversato qualche mese fa quel dibattito per cui si diceva che Atlantia fosse entrata dentro Alitalia per ottenere il blocco della revoca delle concessioni. Beh, dalla notizia di questi giorni, anche se credevano di poter ottenere qualcosa in cambio non l’hanno ottenuto, perché adesso stanno mollando l’affare Alitalia.
Noi dobbiamo fare chiarezza e non è una questione su uno specifico partito. Certo, la Lega ci ha sempre bloccato quando volevamo togliere le concessioni, ma noi dobbiamo fare chiarezza e dobbiamo fare una commissione di inchiesta sui fondi ai partiti, incluse associazioni, fondazioni, movimenti. Ci dobbiamo sottoporre tutti al controllo della commissione di inchiesta sui fondi ai partiti. La magistratura farà il suo corso, ma qui non stiamo parlando di atti illegali, qui magari stiamo parlando di atti legali che però richiedono trasparenza.
Noi dobbiamo mettere in condizione il cittadino di sapere da chi hanno preso i soldi i partiti in tutti questi anni, perché magari potremmo scoprire che c’è una coincidenza troppo forte tra soldi che i concessionari autostradali davano ai partiti e contratti che favorivano i concessionari autostradali.
La Lega voleva che Arcelor Mittal, la multinazionale indiana che prima è entrata a Taranto e adesso che se ne vuole andare, se ne andasse indisturbata. Gli stavano dando anche l’alibi, dicendo “loro se ne devono andare perché è giusto, perché sostanzialmente il governo gli ha tolto lo scudo”. Questo è il sovranismo: “Prego, si accomodi, se ne può andare via dopo che ha firmato un contratto in Italia”. Invece noi ci stiamo facendo rispettare. Ma se i cittadini pugliesi avessero saputo che la Lega aveva delle azioni di Arcelor Mittal magari avrebbero deciso diversamente alle elezioni comunali, regionali, nazionali, europee e queste sono cose che noi possiamo mettere in fila con la commissione d’inchiesta.
Quello che sta venendo fuori è allucinante. Ha ragione Assunta Forcina che ci scrive “È allucinante”, ma abbiamo gli strumenti parlamentari. La commissione di inchiesta ci serve a questo e anche a capire altre cose, perché queste sono ore in cui stiamo leggendo di inchieste, ancora una volta per finanziamento illecito. Questo tema per noi ha la priorità come MoVimento. Vi chiediamo anche di sostenerci, perché faremo in modo che il Parlamento possa discutere la legge sulla commissione di inchiesta sui fondi ai partiti e il prima possibile la si possa portare a casa.
Intanto, come ha detto anche ieri il Presidente Conte, la revoca delle concessioni ai Benetton va avanti, la porteremo avanti e dobbiamo arrivare alla chiusura di questa procedura con la revoca delle concessioni. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime del Ponte Morandi, ma lo dobbiamo anche a tutti i cittadini che ogni giorno stanno sulle autostrade e camminano con le loro macchine, le loro automobili e i loro camion sulle autostrade e non sanno se il concessionario abbia fatto miliardi di euro di profitti, ha fatto la manutenzione oppure no.
Vi teniamo aggiornati, ci tenevo a dirvi tutto questo, perché è molto importante che non cediamo su questa battaglia. La battaglia della trasparenza dei fondi alle forze politiche e allo stesso tempo la battaglia dei concessionari autostradali che, prima di tutto, sui Benetton vanno rivisitati come contratti sulla concessione, perché sono dei contratti vergognosi che tutti gli imprenditori italiani vorrebbero avere ma che quasi nessuno ha potuto avere in questi anni se non quelli che sborsavano milioni di euro nelle casse delle forze politiche.