Il Decreto Clima approvato oggi in Senato ha un’importanza storica: è il primo provvedimento in assoluto che si pone come obiettivo il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono una realtà evidente davanti agli occhi di tutti. Un fenomeno globale causato dalle scelte dell’uomo, dalle politiche di sfruttamento degli ultimi decenni e dall’assenza di una strategia ad ampio raggio che avrebbe potuto prevenire i rischi. Alcuni scienziati hanno dato anche un nome a quest’epoca in cui risultano evidenti le modifiche al nostro ecosistema per mano dell’uomo chiamandola Antropocene.
Con il decreto clima licenziato diamo il via ad un nuovo Patto per l’Ambiente, un patto generazionale con il quale cambiamo l’approccio alle questioni ambientali per porre rimedio ai danni che inevitabilmente ricadranno sulle future generazioni.
Ho sentito alcune dichiarazioni delle opposizioni che dicono che questo è un provvedimento povero, con pochi contenuti.
Permettetemi allora di spiegare l’assoluta falsità di queste affermazioni: vengono stanziati ben 255 milioni di euro in 6 anni per la mobilità sostenibile affinché i cittadini possano rottamare auto e motocicli inquinanti e ricevere un buono, fino a 1.500 euro per la rottamazione di auto e fino a 500 euro per i motocicli, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale e regionale, per l’utilizzo di mobilità condivisa, e per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita.
Vengono stanziati 40 milioni di euro per i Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali, 20 milioni di euro per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi o elettrici.
Inoltre il decreto clima porta in dote più poteri e risorse ai Commissari straordinari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque, per risolvere il problema storico delle infrazioni ambientali.
E ancora, 30 milioni di euro destinati alla piantumazione e al reimpianto di alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. Avviamo il programma sperimentale “Caschi verdi per l’ambiente” per favorire la cooperazione internazionale attraverso iniziative volte alla tutela e salvaguardia ambientale per le aree protette, con particolare pregio naturalistico, e il programma “mangiaplastica” con ben 27 milioni di euro in 6 anni per l’acquisto di eco-compattatori al fine di contenere la produzione dei rifiuti in plastica.
Infine, lanciamo il Programma “Italia Verde” affinché possa diffondersi ed essere replicata la gestione sostenibile delle città e istituiamo le ZEA, le Zone Economiche Ambientali, al fine di incentivare quelle imprese nuove o già esistenti che decidono di avviare un programma di attività economiche imprenditoriali che abbiano come finalità la tutela ambientale e della qualità dell’aria.
Gianroberto Casaleggio diceva che “una persona può credere alle parole ma crederà sempre agli esempi”.
Il decreto clima è il nostro esempio. Questo provvedimento va nella direzione giusta e fa da apripista a tanti altri provvedimenti che come maggioranza e governo abbiamo intenzione di portare avanti.