#StorieGuerriere è la rubrica del Blog delle Stelle dedicata alle iniziative portate avanti in questi anni da attivisti e portavoce locali del MoVimento 5 Stelle che hanno generato risultati positivi concreti e tangibili per il loro territorio o per i cittadini che lo abitano. L’impegno e la generosità di cittadini attivi che hanno portato un valore aggiunto per il nostro Paese.
a cura del gruppo del MoVimento 5 Stelle di Desenzano del Garda:
Desenzano del Garda si trova sulla sponda bresciana del Lago di Garda, qui da noi il lago e l’ambiente circostante hanno un ruolo e una importanza fondamentali, non solo per una questione puramente naturalistica, ma per tutto ciò che attiene all’ambito turistico, al lavoro, all’intera economia del nostro territorio.
Per questo motivo la tutela delle acque del nostro lago è sempre stato un punto fondante della nostra attività politica locale, fulcro intorno a cui costruire iniziative e progetti.
• IL PROBLEMA
Subito dopo le elezioni amministrative di giugno 2017, che hanno confermato la nostra presenza in Consiglio Comunale con un consigliere dopo i primi 5 anni di mandato, ci siamo messi al lavoro per occuparci di uno dei problemi più seri che affliggono l’ambiente lacustre, ovvero la presenza massiccia di scarichi fognari distribuiti lungo tutta la costa che quasi quotidianamente fanno confluire a lago acque e reflui misti a fognatura, con tutti gli effetti negativi che questo comporta sulla qualità e la salubrità delle acque dove cittadini e turisti fanno il bagno per buona parte dell’anno.
A questo tema la politica e gli enti preposti non avevano mai dedicato le attenzioni e le energie necessarie, per carenza di fondi e mancanza di volontà, abbiamo quindi deciso di dare una svolta alla situazione puntando un faro sulla gravità del fenomeno e ponendo il tema all’attenzione dell’opinione pubblica, costringendo chi di dovere ad intervenire adeguatamente.
• L’INIZIATIVA
Abbiamo percorso gli 8 km di costa del Comune di Desenzano, a piedi dove possibile oppure in canoa in quei tratti difficilmente raggiungibili, scandagliando ogni metro alla ricerca dei grossi tubi che identificano inequivocabilmente la presenza di uno scarico e fotografandoli uno a uno.
A questo abbiamo unito la documentazione foto e video raccolta nei mesi precedenti da cittadini e comitati, che testimoniavano i fenomeni di sversamento e inquinamento delle acque di origine fognaria.
Infine abbiamo sovrapposto quanto ricavato alle mappe ufficiali in possesso degli uffici comunali, per tracciare un identikit di ogni scarico, identificarne la provenienza e individuare quelli potenzialmente più pericolosi.
• IL RISULTATO
I risultati sono stati importanti, abbiamo individuato e fotografato ben 48 scarichi a lago, di cui addirittura 17 non presenti nelle mappature ufficiali, quindi abusivi. Li abbiamo classificati e ordinati in relazione alla loro potenziale pericolosità, individuando quelli più critici e bisognosi di interventi urgenti, data magari la vicinanza ad una spiaggia balneabile o a una passeggiata. Abbiamo dato una misura e una dimensione precisa e tangibile ad una situazione che per anni era stata ignorata e sottovalutata.
Abbiamo poi reso pubblico il nostro lavoro, raccolto in una relazione di oltre 100 pagine, con comunicati stampa, conferenze, interventi in Consiglio Comunale, un esposto in Procura, e innumerevoli post di denuncia sui vari canali social.
A distanza di ormai 2 anni iniziamo a raccogliere i primi risultati di questo lungo lavoro, i cittadini hanno preso coscienza della gravità della situazione e la politica non ha potuto girarsi ancora dall’altra parte. L’ente gestore ha stanziato circa 2 milioni di Euro per realizzare i primi interventi di sistemazione degli scarichi più critici e già dalla prossima stagione estiva potremo apprezzare i primi miglioramenti, a beneficio di tutti i cittadini e i turisti che quotidianamente frequentano le nostre spiagge.
• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?
Situazioni come la nostra sono estremamente diffuse in ogni luogo in cui ci sia un fiume, un lago o il mare, utilizzato negli anni passati come recettore naturale di fognature e scarichi abusivi, a discapito della qualità delle acque e della tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Alzare il velo su queste situazioni, andando ad indagare con precisione quali siano le potenziali fonti di inquinamento e pericolo, per poi denunciarle e pretendere interventi, è alla portata di tutti, bastano un po’ di impegno ed organizzazione.
Questo dimostra come con l’impegno da parte di semplici cittadini, con pochi mezzi ma tanta determinazione e competenza, si possa arrivare a smuovere situazioni arenate e bloccate da anni, costringendo gli enti preposti ad attivarsi rapidamente, investendo cifre importanti, per far fronte ad una situazione non più accettabile.