Qualche giorno fa abbiamo approvato in Consiglio dei ministri il Contratto collettivo nazionale per il triennio 2016-2018 dell’Area sanità, relativo ai circa 130mila dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie.
Un segnale importante, di cui vado molto fiera, perché l’ultimo rinnovo risaliva al biennio 2008-2009.
Con questo contratto, per il quale va dato merito anche alla collega Giulia Grillo, ministro della Salute nel precedente Governo, riconosciamo incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti a un beneficio medio complessivo di circa 190 euro/mese. Inoltre ampliamo importanti tutele già previste per il personale del comparto, da quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita a quelle in favore delle donne vittime di violenza, fino alle ferie e riposi solidali per i dirigenti che debbono assistere figli minori bisognosi di cure.
Ora avanti, assieme al collega Roberto Speranza, con il lavoro per rilanciare la sanità pubblica: un fiore all’occhiello della PA italiana che ha bisogno di nuova linfa per tutelare al meglio la salute e il benessere di tutti noi.