La Manovra dei Risparmi per consumatori, lavoratori e imprese #AltroCheTasse

La Lega infanga la Manovra da settimane, nonostante sia stata trasmessa ufficialmente al Parlamento solo da pochi giorni.

Ora, numeri alla mano, possiamo smontare pezzo per pezzo il terrorismo di Salvini sulle tasse. Non esiste una Manovra delle tasse, esiste semmai la Manovra dei risparmi per le famiglie e i lavoratori, e ve lo dimostriamo punto per punto:

1) RIDUZIONE CUNEO FISCALE

3 miliardi in meno di Irpef per i lavoratori con redditi compresi tra 8.000 e 35.000 euro lordi annui, la classe media citata a sproposito dai leghisti e che noi andiamo concretamente ad aiutare. Nel 2021, quando la riduzione del cuneo entrerà a pieno regime fin da gennaio, i miliardi diventeranno quasi 6. Alcuni lavoratori avranno fino a 150 euro in più al mese in busta paga, più di 1.000 euro annui.

2) DETRAZIONE AL 19% PER I PAGAMENTI ELETTRONICI
Altri 3 miliardi per incentivare i consumatori ad utilizzare più spesso le transazioni elettroniche, senza alcuna tassa sul contante. Per chi spende meno di 2.500 euro annui con bancomat e carte ci sarà un rimborso che potrà arrivare fino a 200 euro, il cosiddetto “Bonus Befana”.

3) WELFARE PER LE FAMIGLIE
600 milioni di euro in più per padri, madri e figli, in aggiunta agli 1,5 miliardi già in essere. Nel 2020 raddoppierà il bonus asili nido per i nuclei con Isee inferiore ai 25.000 euro, passando da 1.500 a 3.000 euro, aumenterà il bonus bebè anche per le fasce di reddito intermedie (fino a 160 euro al mese per le famiglie a reddito più basso, pari a 1.920 euro annui) e aumento del congedo parentale da 5 a 7 giorni. Dal 2021 poi tutte queste misure verranno concentrate in un assegno unico famigliare per i figli da 0 a 26 anni.

4) ADDIO AL SUPERTICKET
Basta tasse inique sulla salute. Togliamo il superticket da 500 milioni di euro (160 nel 2020), un balzello che può costare decine di euro ogni anno a seconda del numero di visite specialistiche effettuate e che colpisce quindi in misura maggiore chi è seriamente malato.

5) CONFERMA REGIME FORFETTARIO
Le Partite Iva fino a 65.000 euro di fatturato continueranno ad avere una imposta agevolata al 15% senza necessità di tenere i registri contabili e le fatture (meno burocrazie e meno costi). E non ci saranno vincoli di spesa per i dipendenti, collaboratori o l’acquisto di beni strumentali. L’unico limite sarà di non poter percepire più di 30.000 euro da dipendenti mentre si aderisce al forfettario.

6) NO AUMENTI IVA
23 miliardi di coperture, compresi 16 miliardi di deficit, per evitare che i consumatori e le imprese italiane venissero travolti dall’aumento dell’Iva ordinaria al 25,2% e di quella intermedia al 13%. No ad aumenti su latte, pesce, carne e decine di beni e servizi di consumo quotidiano per milioni di famiglie. Un rischio mortale a cui ci aveva esposto proprio Salvini aprendo una crisi di governo in pieno agosto, alle porte della Legge di Bilancio.

In tutto fanno 29 miliardi e 760 milioni tra minori tasse e aumenti di imposte evitati grazie a questa Manovra.

Ma questi risparmi vivi per gli italiani la Lega finge di non vederli.

Preferisce fare baccano su un paio di miliardi di disincentivi per un ambiente più sano e meno spese sanitarie in futuro. La tanto discussa plastic tax vale appena 1 miliardo e verrà accompagnata da un credito di imposta per le imprese che riconvertono la produzione utilizzando materiali più sostenibili, mentre la sugar tax (che non colpirà assolutamente i nostri vini) vale appena 300 milioni. Oltre a queste tasse di scopo andiamo a colpire come al solito i grandi, dalle banche al gioco d’azzardo, per redistribuire le risorse verso il basso a lavoratori, famiglie e pmi. Ecco perché chiederemo altri 500 milioni al gioco d’azzardo, 600 milioni ai colossi del web con la digital tax e oltre 1,5 miliardi alle imprese bancarie bloccando tutta una serie di deduzioni fiscali sui crediti.

Chi è onesto intellettualmente deve riconoscere che questa è la Manovra delle tasse evitate (Iva, forfettari) e delle tasse ridotte (lavoratori, consumatori e pmi), oltre che del welfare (bonus famiglia) e degli investimenti (10,5 miliardi in tre anni per gli investimenti verdi).

Dalla Lega e da Salvini non ci aspettiamo niente di più dello spettacolo indegno che sta offrendo ormai da tempo.