Nelle ultime ore Giorgia Meloni ha chiesto una legge speciale per Venezia. Peccato che la legge speciale c’è, da anni, ma la Meloni non lo sa. È incredibile come, anche in situazioni difficili come quella degli ultimi giorni, nei quali bisognerebbe lavorare tutti insieme per risolvere i problemi, questi personaggi politici non smettano mai di fare propaganda. Anzi sembrano godere nel cavalcare le disgrazie per raccattare qualche voto in più, mentre gli italiani pagano lo scotto delle loro inefficienze.
Sì, perché la legge speciale per Venezia esiste dal 1973 ed è nata per fare entrare risorse in città, per la salvaguardia della laguna, per nuove infrastrutture e per la manutenzione. Un secondo provvedimento legislativo del 1984, espressamente dedicato alla città lagunare, ha assegnato per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna quasi 13 miliardi di euro per il periodo 1984-2012. Il problema però è che la legge Speciale per troppi anni non ha aiutato Venezia e i suoi cittadini, perché gran parte dei fondi stanziati in questi anni sono andati a finanziare il Consorzio Venezia Nuova e il Mose.
E che fine hanno fatto i soldi del Mose?
Meloni dovrebbe saperlo bene: se fosse onesta intellettualmente infatti, dovrebbe ricordare che è stato proprio il centrodestra, nell’ormai lontano 2003, a dare il via ai lavori del Mose. E dovrebbe ricordare anche che, in questi anni, abbiamo assistito al più grande scandalo di tangenti nelle opere pubbliche, con gli arresti di imprenditori, politici del centrodestra e vertici del Consorzio Venezia Nuova. E se i soldi pubblici spariscono, poi è difficile intervenire. Se questo è il modus operandi del centrodestra, allora i cittadini governati da questa gente devono davvero preoccuparsi.
Questo Governo è già al lavoro e ha stanziato sin da subito le prime risorse per i soccorsi e il ripristino dei servizi essenziali. Si tratta di 20 milioni di euro per gli interventi più urgenti, ai quali seguiranno ulteriori 65 milioni per la salvaguardia e la conservazione della laguna di Venezia. Stiamo avviando anche il piano per gli indennizzi ai privati: nella fase più immediata potremo erogare fino a 5mila euro per i privati, mentre per le attività produttive fino a 20mila euro.
Ma c’è di più! Probabilmente la Meloni non lo sa poiché frequenta poco il Parlamento, dato che non c’è quasi mai, ma è stata approvata in Parlamento in queste ore una mozione, votata da tutti i partiti compreso il suo, per aggiornare e rifinanziare proprio quella legge speciale per Venezia che Meloni non conosce. Soldi che, questa volta, andranno davvero alla città e ai suoi abitanti!
Invece di fare becera propaganda, sarebbe il caso che la Meloni si informasse meglio prima di parlare. Almeno, eviterà di fare altre figuracce.