Un tempo i giornalisti veri cercavano le notizie, usando ogni mezzo, anche i più spregiudicati.
Oggi invece i le notizie si fabbricano dal nulla, si inventano di sana pianta, usando il magnifico strumento del retroscena, che consente di sbizzarrirsi in elucubrazioni, congetture e fantasie senza cercare nessun legame con la realtà, senza cercare nessun riscontro fattuale.
Ma perché non alzare il telefono e chiedere come si faceva una volta?
Se “Repubblica” e “La Stampa” si fossero degnati di chiedere invece che inventare assurdi e inesistenti complotti per far cadere il governo Conte, gli sarebbe stato risposto che nessuno, a partire da Luigi Di Maio, ha intenzione di far cadere un esecutivo che, per lo stesso Capo Politico del MoVimento 5 Stelle, ha un orizzonte molto lungo e ancora molta strada da fare per cambiare in meglio il nostro Paese. A questo si aggiunge la strumentalizzazione della figura di Alessandro Di Battista solo per far tornare i conti alla propria narrazione dei fatti.
Venendo al merito della questione. E’ da giugno scorso che l’Italia ha chiaramente espresso le sue riserve sulla riforma del MES, il meccanismo europeo salva-Stati: eravamo e continuiamo a essere contrari all’affidamento al MES di compiti di sorveglianza macroeconomica degli Stati membri che rappresenterebbero una duplicazione delle competenze già in capo alla Commissione europea.
Non vogliamo che il Mes diventi l’Fmi d’Europa, che concede aiuti solo a condizione di perseguire inaccettabili politiche di austerity che hanno già mostrato la loro pericolosità economica, sociale e politica. Il Presidente Conte non ha firmato alcun documento o accordo ed è giusto che si rivendichi il principio della logica di pacchetto. Siamo sicuri che il governo lavorerà in difesa degli interessi dell’Italia.
Quanto alla non partecipazione del Ministro Di Maio al G20 in Giappone, la ragione – anche qui, bastava chiedere – sono gli impegni molto importanti in programma per i prossimi giorni: domani è in programma un Consiglio dei Ministri sullo stato di emergenza nei comuni siciliani colpiti da maltempo, che ha causato due morti, venerdì c’è – per l’appunto – un cruciale vertice di maggioranza sul Mes e sabato e domenica Luigi Di Maio andrà ad incontrare i sindaci colpiti dal maltempo al Sud perché non c’è solo Venezia. Anche la Francia manda il vice ministro, ma qui da noi ogni scusa è buona e strumentalizzabile per fare polemica.