L’IVA non aumenterà. Abbiamo lavorato duramente per scongiurare una tassa media di 600 euro a famiglia, ogni anno. Un vero salasso per gli italiani, in particolare per la classe media e le famiglie meno abbienti.
Dopo la scellerata decisione di Salvini di tradire il Contratto di Governo, ingolosito dall’idea di ottenere pieni poteri, siamo rimasti soli a lavorare duramente per gli italiani.
La situazione oggettivamente era molto complessa. Bisognava trovare parecchi soldi per scongiurare 23 miliardi di maggiori tasse. In pochi lo credevano possibile e quasi tutta la stampa ci dava per spacciati. I più ottimisti parlavano di aumenti selettivi dell’IVA su alcuni prodotti. Ma noi abbiamo sempre creduto di potercela fare, avevamo fatto una promessa e volevamo mantenerla a tutti i costi e l’IVA non aumenterà per nessun prodotto.
La stangata si sarebbe abbattuta in particolare sulle coppie con due o tre figli, per le quali si calcolava un esborso extra di 740 euro circa. Latte, pasta, caffè, carne, pesce, tutto sarebbe aumentato per via della nuova tassa di Salvini. Al bar un caffé da 90 centesimi sarebbe salito a 93 centesimi. Una bottiglia di birra da 0,66 litri avrebbe visto il proprio prezzo lievitare da 1,55 euro di oggi a 1,61 euro. Per non parlare dei rincari per le bollette di luce e gas: una bolletta del gas da 1096 euro si sarebbe pagata 1126 euro e una della luce da 552 euro si sarebbe pagata 567 euro.
Gli aumenti non avrebbero riguardato solo i beni di consumo quotidiani, ma tutti. Un paio di scarpe da ginnastica da 100 euro sarebbero arrivate a costare 103,07 euro, e se qualcuno avesse voluto acquistare un’auto nuova di media cilindrata dal costo di 16.775 euro ne avrebbe dovuti sborsare 17.394 euro. Costi in più che possono sembrare contenuti se misurati sul singolo prodotto, ma che sommati avrebbero colpito duramente i consumi e i redditi delle famiglie italiane.
L’IVA sarebbe aumentata perché senza un nuovo governo prima di gennaio il Paese avrebbe sperimentato l’esercizio provvisorio, come previsto dall’articolo 81 della Costituzione. Si tratta di un provvedimento che vincola il governo per un massimo di 4 mesi a gestire solo l’ordinaria amministrazione, senza la possibilità di varare le misure necessarie a governare il Paese e a bloccare l’aumento dell’IVA, che avrebbe colpito gli italiani in automatico a partire dal 1° giorno del nuovo anno.
Al MoVimento 5 Stelle non interessa destra o sinistra, ci interessa portare avanti i punti del programma scritti insieme ai cittadini e votati a larga maggioranza dagli elettori. Avevamo promesso il taglio dei parlamentari e siamo riusciti a imporlo a tutti quanti.
Avevamo detto che l’IVA non sarebbe aumentata e siamo riusciti a mantenere la promessa. Questa è l’unica cosa che ci interessa.