Una proposta a costo zero per incoraggiare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza ad accettare le proposte di lavoro di breve durata. E’ l’emendamento del MoVimento 5 Stelle alla Manovra 2020, che ho presentato, per introdurre l’istituto della sospensione del Reddito di Cittadinanza quando chi lo percepisce trova un’occupazione limitata nel tempo.
Con questa modifica in pratica il Reddito di Cittadinanza viene “congelato” durante l’attività lavorativa del beneficiario. L’obiettivo è incoraggiare i percettori del Reddito di Cittadinanza ad accettare le offerte di lavoro, assicurando loro un sostegno economico, quando ritornano in possesso dei requisiti, senza però presentare una nuova domanda per richiederlo.
Abbiamo deciso di intervenire per snellire le procedure, renderle più efficienti e tutelare i cittadini alla scadenza del contratto di lavoro.
Nessuno deve rimanere indietro. Lo abbiamo sempre detto, lo stiamo facendo.
A 7 mesi dall’entrata in vigore della legge sul Reddito di Cittadinanza oltre un milione di nuclei familiari hanno ricevuto un sostegno economico dallo Stato e di questi circa 600mila sono famiglie con bambini/ragazzi e disabili.
Il tasso di povertà si è ridotto del 60%, mentre l’intensità della povertà è diminuita dell’1,5%. La disoccupazione quest’anno si è fermata al 9,7%, un punto in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre i consumi delle famiglie sono aumentati in particolare nella Grande distribuzione organizzata. E pure le stime della Banca d’Italia vanno in questa direzione e ci dicono che il Reddito di Cittadinanza dovrebbe avere nel contrasto alla povertà un impatto di tre volte superiore, rispetto ad altri strumenti del passato, con un effetto moltiplicatore che potrebbe far ripartire i consumi e recupera un clima di fiducia nei cittadini.
Non abbiamo la bacchetta magica e sappiamo che per recuperare anni e anni di ritardo e politiche inadeguate serve tempo. Ma i dati parlano chiaro: siamo sulla strada giusta.
Su welfare e diritti non arretriamo di un millimetro.