La notte dello scorso 26 luglio a Roma veniva ucciso il vice brigadiere Mario Cerciello Rega.
Ma non è l’unico servitore dello Stato ad aver perso la vita.
C’è anche il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso il 13 aprile a Cagnano Varano, l’appuntato scelto Emanuele Anzini travolto da un’auto il 16 giugno in provincia di Bergamo. E poi la drammatica storia dei due poliziotti uccisi all’interno della Questura di Trieste: Pierluigi Rotta, agente scelto, 34 anni, originario di Napoli e Matteo De Menego, agente 31enne originario di Velletri.
Una lunga lista alla quale dobbiamo aggiungere anche i tre vigili del fuoco morti a Quargnento, in provincia di Alessandria: Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonio Candido.
Persone straordinarie che hanno dato la propria vita nel compiere un servizio per gli altri. Sono uomini e donne che hanno coraggio, che non dicono mai di no di fronte a un intervento, per quanto pericoloso possa essere, che scelgono di fare il bene della collettività e, spesso, pagano questa scelta con la vita. Accanto a loro ci sono famiglie, mogli, mariti, genitori che non possono che essere altrettanto straordinari, per accompagnare ogni giorno questa scelta di servizio.
Come MoVimento 5 Stelle ci sentiamo molto vicini a tutte le persone che si mettono al servizio di tutti noi e di questo Paese che amiamo tanto.
Per questo motivo, quest’anno abbiamo deciso di donare 600.000 euro dei nostri stipendi alle famiglie dei Carabinieri, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, per dimostrargli tutta la nostra vicinanza.
Dei 600.000 euro complessivi, 200.000 sono stati versati al Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato, 200.000 all’Opera Nazionale di Assistenza per il personale del Comparto Nazionale dei Vigili del Fuoco, e altri 200.000 al Fondo Assistenza, Previdenza e Premi per il Personale dell’Arma dei Carabinieri. Di questi ultimi, un quarto verrà destinato, attraverso il Fondo, alla vedova del Carabiniere Cerciello Rega.
Si tratta di un sostegno che si aggiunge già all’intenso lavoro del governo e ad altri fondi destinati al comparto. Un sostegno che non si fermerà oggi e che alla prima occasione si rivolgerà anche ai nostri militari di Esercito, Aeronautica, Marina, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Penitenziaria.
Pensiamo sia un dovere da parte della politica di dimostrare vicinanza e attenzione a donne e uomini che quotidianamente si impegnano per garantire la nostra sicurezza.
Senza dubbio sono un modello da seguire per tanti giovani. C’è sempre più bisogno di esempi così nel nostro Paese.