Ormai fanno a gara tra di loro, i “giornaloni” la mattina giocano “a chi la spara più grossa contro il MoVimento”.
Che atteggiamento imbarazzante. Ma i giornali non dovrebbero informare? Che fine ha fatto la deontologia professionale? Che fine ha fatto l’informazione? E il Giornalismo?
Editori impegnati a portare avanti battaglie politiche contro il MoVimento che usano le proprie redazioni come un grande esercito anti M5S. Quanta vergogna…
Ogni giorno un attacco diverso. Contro Luigi Di Maio, contro il MoVimento. E quando non sanno chi attaccare provano a screditare Di Maio e il MoVimento. Ogni giorno lo stesso copione.
No. Questo non è giornalismo!
Per i media:
- da mesi il MoVimento è pronto a scindersi
- da mesi il MoVimento è pronto a staccare la spina al governo
- da mesi il MoVimento vuole cacciare il proprio capo politico
- da mesi il MoVimento vuole fare qualcosa frutto della fantasia di molti giornali.
Peccato che i fatti sono altri: da mesi non succede nulla di tutto quello che i giornaloni scrivono.
I fatti smentiscono i retroscena, ma loro continuano a scrivere falsità. Ci domandiamo: perché?
La risposta è semplice. Siamo gli unici a voler cambiare le cose: ci stiamo battendo a testa alta senza alcun timore e senza dover tutelare gli interessi di partito o di pochi intimi.
Ci siamo messi contro le lobby, contro i portatori d’interessi. In sintesi: ci siamo fatti tanti nemici. E l’abbiamo fatto per difendere gli interessi dei cittadini italiani.
Dunque non ci fermano, non ci intimoriscono. No, questo mai!
Siamo nati per cambiare le cose e continueremo a farlo con tutte le nostre forze. Potranno attaccarci ogni giorno, noi non indietreggiamo.