-5,4% delle bollette energia elettrica ed un sostanziale stallo di quelle gas (+0,8%). Se andiamo a calcolare i risparmi complessivi del periodo I aprile 2019 – 31 marzo 2020 arriviamo a 16 euro per l’energia elettrica e ben 109 euro per il gas, prendendo a riferimento una famiglia tipo servita nel mercato tutelato.
Questo nonostante gli aumenti degli ultimi tre mesi del 2019, che ci avevano messo in allerta.
Ad ottobre insieme al collega Andrea Vallascas avevo interrogato personalmente il Ministro Patuanelli per capire a quanto ammontassero le cosiddette giacenze di cassa, quel tesoretto che può consentire all’autorità competente, l’Arera, di rivedere le bollette di luce e gas.
Siccome la cassa ammontava a 3 miliardi di euro, un somma ben più alta dei 2 miliardi necessari per mantenere i conti in sicurezza, c’era tutto lo spazio per intervenire a favore di famiglie ed imprese e così è stato fatto.
Posto che Arera è un’autorità indipendente, il nostro intervento è servito ad indicare una via favorevole ai cittadini. È incoraggiante constatare che quando Parlamento, Autorità e Governo remano nella stessa direzione e si coordinano, ognuno nel rispetto della propria indipendenza, i risultati arrivano a favore di tutti.
Nel comunicato dell’Autorità si precisa che si sono potuti abbassare gli oneri generali della bolletta grazie al buon andamento della gestione dei conti di cassa, che di fatto significa aver messo mano a quelle giacenze miliardarie di cui abbiamo chiesto conto poche settimane fa.
Nello stesso comunicato Arera riconosce l’importanza anche di un altro intervento del Parlamento, approvato definitivamente nel decreto fiscale di pochi giorni fa.
Si tratta dell’automatismo che scatterà dal 2021 per il bonus energia a favore delle famiglie a più basso reddito, una misura sociale decisiva e ad oggi poco utilizzata anche da chi ne avrebbe diritto. Appena il 30% dei potenziali beneficiari infatti ne fa richiesta agli sportelli comunali, mentre il restante 70% non ne è a conoscenza. Grazie al nostro intervento tutti gli aventi diritto riceveranno il bonus in automatico!
Il Parlamento è più vivo che mai, a differenza di quanto dice qualcuno dai banchi dell’opposizione.
Naturalmente non tutti i problemi delle bollette sono stati risolti. Le riduzioni di inizio 2020 e dell’ultimo anno riguardano il mercato tutelato e non è detto che abbiano ripercussioni sulle bollette del mercato libero, tema che avevamo già evidenziato davanti al Ministro Patuanelli.
Il punto è semplice: la fine del mercato tutelato potrebbe portare ad un mercato dell’energia completamente liberalizzato nel quale sarà più complesso bilanciare gli aumenti e la diminuzione della componente legata agli oneri rispetto al costo della materia prima energetica, con il rischio di fluttuazioni molto preoccupanti per le tasche dei cittadini. Ben venga dunque il rinvio al 2022 della fine del mercato tutelato.
Noi intanto continueremo a vigilare perché ogni singolo euro a disposizione venga utilizzato per ridurre le bollette degli italiani.