Ogni tre giorni nelle nostre scuole si verificano casi di crollo o distacco di intonaco. Solo fra settembre 2018 e luglio 2019 ci sono stati 70 episodi di questo tipo. Un dato intollerabile. Indegno di un Paese civile.
L’incolumità dei nostri studenti e del personale va sempre tutelata, non può e non deve mai essere messa a rischio. Deve rappresentare una priorità assoluta.
Evidentemente, in passato, non si è fatto abbastanza, se oggi dobbiamo fare i conti con strutture troppo spesso pericolose e fatiscenti. I dati sono purtroppo chiari.
È una rotta da invertire, ad ogni costo. Per il MoVimento 5 Stelle investire nell’edilizia scolastica è una necessità che non contempla alternative. Per questo, da quando siamo al Governo, non abbiamo perso tempo.
Lo abbiamo fatto a inizio legislatura, durante il primo governo Conte, sostenendo lo sblocco di 7 miliardi di euro stanziati negli anni passati ma mai effettivamente spesi. Stiamo andando avanti su questa linea, con convinzione. Insieme al ministro Lorenzo Fioramonti abbiamo ribadito più volte che prima di pensare a ogni altro investimento in istruzione bisogna mettere in sicurezza aule, palestre e istituti scolastici. Questa è una priorità assoluta. Non solo per noi, ma per tutte le famiglie. È una questione di civiltà.
Alle parole stanno seguendo i fatti, con un ulteriore miliardo di investimenti già individuati per consentire nuovi interventi di messa in sicurezza. Al Ministero dell’Istruzione una task force dedicata si occuperà di supportare gli enti locali, accompagnandoli nella gestione dei bandi e delle procedure di affidamento dei lavori. Non è una banalità: bandi veloci e procedure certe sono una garanzia di effettiva esecuzione dei lavori. Con il decreto fiscale consentiamo di destinare l’8xmille all’edilizia scolastica, con un occhio all’efficientamento energetico.
I nostri parlamentari sono al lavoro su una proposta di legge che punta a snellire ancora di più le procedure burocratiche con cui vengono assegnati i fondi. Si tratta di semplificazioni che consentiranno di superare l’eccessiva complessità e le lentezze nell’erogazione di fondi, che spesso ci sono già. Un’altra importante proposta prevede invece di rivedere la catena delle responsabilità in materia di sicurezza, che oggi sono in capo esclusivamente ai dirigenti scolastici. Ci vogliono responsabilità chiare e proporzionate, riferite alle specifiche competenze e aree di intervento.
Insieme al decreto Istruzione, che interviene sul precariato con l’assunzione di 48.000 docenti nella secondaria tramite due concorsi e il recupero di altre 9.000 cattedre dai posti liberati da Quota 100, l’intervento per la messa in sicurezza costituisce la base per restituire centralità alla scuola.
Siamo consapevoli che c’è tanto ancora da fare, che servono ancora altre risorse. Ma è innegabile che grazie al nostro impulso si è determinata un’inversione di tendenza e che la scuola, i diritti e la sicurezza degli studenti così come dei docenti e di tutto il personale, sono finalmente al centro dell’attenzione delle istituzioni.
È in questo quadro che il MoVimento 5 Stelle ha voluto dare un ulteriore piccolo segnale di attenzione e vicinanza a questo mondo. Con le restituzioni dei parlamentari abbiamo finanziato il progetto Facciamo EcoScuola, con 3 milioni frutto del taglio degli stipendi di deputati e senatori del MoVimento, diamo infatti un piccolo contributo agli istituti che presentano un progetto di restauro degli edifici scolastici, legato alla sostenibilità ambientale o all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ciascuno di noi ha bisogno di sapere che quando accompagna i propri figli a scuola, li lascia prima di tutto in un luogo sicuro. E a questa certezza se ne deve aggiungere subito dopo un’altra: la nostra scuola deve formare cittadini in grado a loro volta di garantire un avvenire sicuro alle generazioni successive.