Ci risiamo. Ancora una volta siamo sotto attacco sulla riforma della prescrizione. E, ancora una volta, stentiamo a comprenderne le ragioni.
- L’Anm (Associazione nazionale magistrati) ha, da ultimo, dato il suo sostegno alla norma Bonafede.
- Diversi magistrati di alto lignaggio hanno tutti parlato di una legge che serviva all’Italia per metterla al pari degli altri Stati e smentiscono ogni previsione apocalittica a proposito della sua entrata in vigore.
- La sostengono i familiari delle vittime che, seppur non riguarderà i loro casi, non vogliono che la beffa che è capitata (o può capitare) a loro, possa accadere ad altri.
- La sostengono, anche a leggere diversi sondaggi d’opinione, la grande maggioranza degli italiani.
Quindi, perché tutto questo astio per una legge che dice una cosa chiara e semplice? Una volta che lo Stato emette una sentenza (in nome del popolo italiano, è bene ricordarlo) a quel punto bisogna arrivare fino in fondo, dare una risposta di giustizia, qualunque essa sia.
La spiegazione dei partiti è quello che ogni comune cittadino definirebbe un paradosso.
Allora, seguire con attenzione:
PASSO1: La riforma della prescrizione non può entrare in vigore con processi così lunghi;
PASSO2: Ecco la legge che dimezza i tempi dei processi (disponibile già dai primi di ottobre);
PASSO3: Ti blocco la legge che dimezza i tempi, perché la prescrizione non può entrare in vigore con processi lunghi e serve rinviarla.
Ecco, questi tre passi possono essere ripetuti all’infinito, il classico cane che si morde la coda. Questa è la grande ipocrisia dei partiti: bloccano la riforma che taglia i tempi del processo perché devono rinviare la prescrizione perché devono diminuire i tempi dei processi…
La cosa si commenta da sé e non ci vuole un genio per capire che non regge.
Ci sono state proposte sulla diminuzione dei tempi del processo? No.
Ci si concentra sulle proposte per snellire il processo penale? No.
Ci sono stati interventi per smontare la riforma del processo penale? No.
Stanno tutti a parlare della prescrizione e a nessuno importa che i cittadini continuino ad avere processi lunghi. Di questo non importa a nessuno, tranne al MoVimento 5 Stelle che ha già pronta una riforma che – con interventi mirati – porta il tetto del processo penale a 4 anni per tutti e tre i gradi di giudizio (tre anni una volta a regime, dopo due anni dall’entrata in vigore).
Ma di questo non ve ne parlerà nessuno, perché vi parleranno tutti di prescrizione. E dei tempi del processo? No, bisogna rinviare la prescrizione.