Secondo il Censis, che recentemente ha intervistato oltre mille dirigenti scolastici italiani, l’etica ambientalista degli studenti italiani nell’ultimo anno è cresciuta sensibilmente. Oltre il 60% dei presidi ritiene che i ragazzi siano molto sensibili e partecipi delle esperienze “green” proposte dalle scuole. E spesso sono proprio loro i promotori di nuove iniziative, cosi come sono loro a “insegnare” agli adulti l’educazione ambientale.
Merito dell’effetto Greta e del movimento di protesta che popola le piazze italiane da mesi, ma merito anche delle tante iniziative e buone pratiche che genitori, docenti e presidi portano nelle classi. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per poter parlare di uno storico cambiamento culturale: finalmente sta crescendo un movimento di giovani consapevoli del necessario mix di buone pratiche individuali e di scelte politiche coraggiose. Da qui il proliferare di iniziative legate alla riduzione e al riciclo dei rifiuti, al ‘plastic free’, agli spostamenti a piedi e in bici nel tragitto casa-scuola e così via; ma anche la pressante richiesta ai governi di premere l’acceleratore verso la riconversione ecologica dell’economia.
Un mix di agire localmente e fare pressione globalmente che è nel Dna del MoVimento 5 Stelle: non a caso il nostro Paese in questa fase sta giocando da protagonista la partita della lotta alla crisi climatica. Alla Cop25 di Madrid, la conferenza Onu sul clima che si è appena conclusa, l’Italia è stata protagonista delle trattative con gli altri Paesi per assumere target e impegni sempre più ambiziosi. E dalla sua ha portato il buon esempio del primo provvedimento completamente dedicato all’ambiente approvato dal Parlamento: il cosiddetto decreto Clima, che tra le altre misure dedica grande attenzione anche all’educazione ambientale e alle scuole. Con 2 milioni di euro l’anno dal 2020 al 2022, infatti, le scuole potranno avviare campagne di informazione “green”: insieme con il Miur, si potranno mettere in piedi iniziative utili a rendere gli studenti sempre più protagonisti della rivoluzione verde.
Anche i nostri portavoce al Parlamento e quelli nei Consigli regionali hanno deciso di dare il loro contributo all’obiettivo di sostenere la sensibilizzazione dei più giovani alle tematiche ambientali.
Con il progetto Facciamo EcoScuola destiniamo 3 milioni di euro che i deputati e senatori del Movimento hanno restituito per finanziare iniziative delle scuole orientate alla sostenibilità ambientale, all’adeguamento strutturale degli spazi e all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Le scuole primarie e secondarie statali possono presentare un progetto e ricevere fino a 20.000 euro per realizzarlo. Per agevolare i dirigenti scolastici abbiamo deciso di prorogare il termine di presentazione delle domande al 29 febbraio 2020.
Non resta che leggere compilare il form e presentare la propria proposta: saranno poi gli iscritti alla piattaforma Rousseau a votare i progetti che preferiscono nella loro regione di appartenenza.
Facciamo Ecoscuola è un piccolo buon esempio che vogliamo dare alla politica e al Paese. Ma soprattutto è un modo concreto di investire sui piccoli gesti, nella consapevolezza che è da qui che partono i grandi cambiamenti, quelli che restano e che incidono effettivamente in meglio sulla vita delle persone.