‘Ndrangheta a Torino, arrestato assessore di Fratelli d’Italia del Piemonte

Grazie all’operazione della Guardia di Finanza sono state emesse otto ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestri di beni nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta e operanti a Torino.

Dovranno rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso e di reati fiscali per 16 milioni di euro oltre che di scambio elettorale politico-mafioso.

E c’è anche Roberto Rosso tra gli arrestati, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, ex parlamentare di Forza Italia, candidato sindaco di Torino negli anni ’90, e poi passato al partito di Giorgia Meloni. Che carriera.

Le accuse nei suoi confronti riguarderebbero le ultime elezioni regionali.

Arresti che arrivano il giorno dopo l’operazione contro la ‘ndrangheta in Calabria che ha portato all’arresto di oltre trecento persone.


di MoVimento 5 Stelle Piemonte

Il Presidente Cirio ritiri subito le deleghe all’assessore Rosso (FdI) in modo da escluderlo dalla Giunta della Regione Piemonte. Troppo gravi le accuse a suo carico, i cittadini piemontesi non meritano di essere governati da chi è accusato di aver chiesto voti alla ‘ndrangheta. Spetterà alla magistratura fare chiarezza, alla politica invece toccherà avviare un’opera di pulizia al proprio interno. In particolare in un partito i cui esponenti spesso si riempono la bocca, a vanvera, di parole come “legalità” e “sicurezza”.

Doveroso poi che il Presidente Cirio riferisca su questa vicenda in Consiglio regionale alla prima occasione utile, a partire dalla prossima convocazione prevista per lunedì 23 dicembre.

Chiediamo inoltre che il Presidente del Consiglio Regionale Allasia convochi immediatamente la prima seduta della Commissione di promozione della Legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi. Inaccettabile che la Commissione sia rimasta inattiva, per volontà politica, a 6 mesi dall’insediamento della Giunta. Quanto avvenuto in queste ore dimostra, una volta di più, l’importanza di strumenti come questo.