“L’unica costante nella vita, è il cambiamento” lo diceva il filosofo Eraclito più di duemila anni fa.
Di questo ne siamo più o meno tutti consapevoli, se non fosse per il fatto che le innovazioni socio economiche degli ultimi venti anni hanno imposto un’accelerazione inedita al cambiamento in molti settori fondamentali della nostra quotidianità.
Nel mondo della formazione scolastica e del lavoro ne vediamo gli effetti più evidenti; lo conferma il World Economic Forum in un recente studio, che ci ha messo davanti a una prospettiva molto chiara: il 65% dei bambini che oggi frequentano le scuole elementari, in futuro, svolgeranno una professione che oggi ancora non esiste.
Abbiamo sicuramente imparato ad utilizzare gli smartphone e a sentire nuovi termini come big data e blockchain, ma in quanti di noi saprebbero spiegare con esattezza cosa siano, come funzionano e – soprattutto – a che cosa servono? Come si fa a difendersi dai pericoli della rete?
L’era digitale ci ha spinto a vivere a una velocità alla quale non eravamo abituati ma non solo, ha trovato un Paese vecchio anagraficamente e spesso impreparato all’interno delle istituzioni, nelle imprese, nelle scuole e nelle famiglie. La nostra vita è si è arricchita di questa ulteriore dimensione: oltre a quella reale ora esiste quella digitale. Una realtà alla quale non siamo stati educati. Sappiamo più o meno come comportarci nello spazio fisico, ma non abbiamo nessuno strumento per lo spazio digitale.
Abbiamo avuto a disposizione anni per imparare le regole del vivere comune, ci sono state istituzioni come scuola e famiglia che ci hanno aiutato in questo percorso. Ma come possiamo comportarci nel mondo digitale? Le regole sono le stesse o ce ne sono di nuove?
Ecco che l’EDUCAZIONE DIGITALE è fondamentale.
Con il Movimento 5 Stelle stiamo lavorando a testa bassa sull’innovazione e i primi passi in avanti realizzati dal Governo sono stati proprio in attività strategiche come ad esempio la partecipazione al gruppo europeo sulla blockchain, la creazione di un Dipartimento per la Trasformazione Digitale presso la Presidenza del Consiglio, l’approvazione e implementazione del GDPR fino alla costituzione di tavoli di esperti per affrontare i temi ad alto contenuto etico e tecnologico.
Oltre al nostro compito istituzionale vogliamo, per non lasciare indietro nessuno, coinvolgere soprattutto le famiglie, non sempre tenute nella giusta considerazione dall’azione politica. Il mondo digitale è un mondo molto vasto e trasversale, ma per coglierne le potenzialità e difendersi dai rischi vogliamo cominciare a raccontarlo in modo semplice e diretto.
Per facilitare la corretta diffusione delle buone pratiche da adottare nel mondo digitale – attingendo dalle giuste fonti – vogliamo provare, come fece il Maestro Manzi negli anni ‘60, che ha insegnato a leggere e scrivere a milioni di nostri connazionali analfabeti, migliorandone la qualità della vita, a dare il nostro contributo anche attraverso una nuova rubrica dedicata sul Blog delle Stelle.
Per aiutare i ragazzi dobbiamo partire dai loro genitori e farli incontrare dentro le regole del mondo digitale.
Per arginare questo problema e fornire strumenti utili di riflessioni dei nostri tempi vogliamo condividere informazioni di qualità, coinvolgere i migliori innovatori che ci aiuteranno a scovare i tranelli della rete per proteggere noi stessi ed i nostri figli, ma non solo, conosceremo anche le infinte opportunità che possono essere cavalcate per diffondere le nostre iniziative sociali ed imprenditoriali.