In questi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori sul Reddito di Cittadinanza. La principale accusa è sicuramente quella che si tratta di una misura che riguarda solo il Sud. Se è pur vero che il Reddito di Cittadinanza serve a contrastare la povertà in tutta Italia, è naturale che abbia un maggiore impatto laddove appunto la povertà è più grave. Ciò detto, è altrettanto vero che sta dando tanta speranza anche a circa un milione di persone che vivono al Centro-Nord.
Guardiamo ad esempio l’Emilia Romagna.
È una delle Regioni più ricche in Italia, eppure secondo i dati Inps, si superano le 39mila domande accolte per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza. Altre 5mila domande risultano al momento in lavorazione. Oggi la maggior parte delle famiglie che ricevono il Reddito o la Pensione di Cittadinanza in Emilia Romagna si trova nella provincia di Bologna, in linea con una tendenza osservata in tutta Italia: le grandi città del Centro-Nord arrivano subito dopo le grandi città del Sud per diffusione di Reddito di Cittadinanza a dimostrazione del fatto che questa misura riesce a individuare dovunque esse siano le persone che fino ad ora vivevano sotto la soglia di povertà. L’obiettivo è di dare loro, finalmente, la possibilità di gestire meglio e con qualche ansia in meno le spese familiari e cominciare a progettare il loro futuro con meno preoccupazioni.
La maggior parte delle famiglie emiliano-romagnole che oggi ricevono il Reddito e la Pensione di Cittadinanza è costituita da nuclei con bambini. Il numero assoluto sfiora quota 46mila, mentre sono oltre 17mila le famiglie che ogni giorno si prendono cura di persone con disabilità e che oggi possono contare sull’aiuto rappresentato dal Reddito di Cittadinanza.
Nella Regione ci sono quasi 80mila persone raggiunte da questa misura. L’assegno medio percepito da ogni famiglia è di 400 euro. Una somma che possono usare per le necessità di tutti i giorni e un aiuto prezioso, finora impensabile, che riesce a renderle un po’ più indipendenti e a dare fiducia nella ricerca di un lavoro.
Come in tutte le Regioni italiane, anche in Emilia Romagna è iniziata la fase 2 del Reddito di Cittadinanza che permetterà alle migliaia di persone coinvolte di poter essere orientata nella ricerca del lavoro grazie al supporto di Centri per l’impiego. Sono 165 i navigator già operativi in Regione. I risultati comunicati da Anpal certificano che si sta andando nella giusta direzione: dei 28.763 posti di lavoro trovati in Italia dall’avvio della fase 2, sono circa 2mila le persone che hanno trovato un lavoro.