“Noi raccogliamo storie, non solo oggetti”.
Quante storie potrebbero raccontare i nostri giocattoli? E quante storie abbiamo gettato nell’immondizia perché pensavamo che quel giocattolo non potesse essere più il nostro passatempo?
Eppure, nel 2020, nell’epoca dei giocattoli iper tecnologici e degli smartphone, esiste un laboratorio che li ripara e ne fa un luogo da visitare, per la sua storia e la sua magia. Parliamo dell‘Ospedale delle Bambole, un laboratorio-museo che nasce al centro storico di Napoli. Un posto unico nel suo genere, capace di ridar vita a centinaia di bambole e peluche. In questo posto magico le bambole non vengono semplicemente rigenerate, vengono curate.
L’Ospedale delle bambole funziona proprio come le strutture pensate per le persone: c’è una accettazione, barella, ambulatorio, uno strumento per le radiografie, una sala operatoria.
In un’epoca in cui il mondo accelera, e il consumismo la fa da padrone, l’Ospedale delle Bambole rappresenta un posto magico, dove il tempo si ferma per lasciare spazio all’immaginazione e dove è possibile ancora sognare.
E di tempo ne è passato dalla sua apertura.
In origine, parliamo di fine ‘800, l’Ospedale delle Bambole era un piccolo laboratorio di Spaccanapoli.
A guidarlo, Luigi Grassi uno scenografo teatrale che si ritrovò un giorno, per caso, a riparare una bambola rotta di una signora che lo pregò di aggiustarla. Da quel giorno, lavoro e passione sono state tramandate di padre in figlio, attraversando due guerre, arrivando fino ai giorni nostri.
Oggi la direttrice è una sua discendente del fondatore: Tiziana Grassi.
L’Ospedale, che oggi si è trasferito a palazzo Marigliano, uno dei palazzi più belli di Napoli, è stato trasformato in un vero e proprio museo delle bambole. All’ingresso c’è una accettazione con tanto di infermiere pronte ad accogliere il “paziente” (il giocattolo) che porterà in un ambulatorio per le cure. Lungo il tragitto che porta all’infermeria e alla sala degenze, sulle pareti si trovano bambole di ogni tipo e fattezza, da quelle di cartapesta e porcellana a quelle di plastica.
C’è persino uno spazio dedicato agli occhi, alle ciglia, ai vestiti, al “trucco e parrucco”. L’Ospedale delle Bambole rappresenta un luogo in cui l’artigianato si sposa alla perfezione con la storia del giocattolo, della moda, della tecnologia.
Il museo è divenuto col tempo un punto di riferimento non solo per i napoletani ma anche per tanti turisti e per coloro che qui spediscono da tutto il mondo le proprie bambole in attesa di essere “curate”.
L’Ospedale delle Bambole rappresenta un baluardo del riuso, dell’artigianato e dell’originalità.
Questo museo è il posto giusto per rivivere il nostro passato e per dare nuova vita ai giocattoli.