Il Reddito di Cittadinanza sta aiutando circa 2 milioni e mezzo di persone in difficoltà. E soprattutto sta contribuendo a ridurre la povertà. Quella povertà che costringe a cercare un pasto caldo nelle mense della Caritas o ad aspettare con ansia la distribuzione del pacco alimentare che periodicamente le strutture diocesane consegnano alle famiglie con meno risorse.
In Sicilia, per la precisione a Palermo, una tendenza positiva è stata registrata dalle parrocchie: sono diminuite le file nei centri dove si forniscono generi alimentari, proprio per effetto del Reddito di Cittadinanza. Se fino a questo momento chi faceva richiesta di aiuto non aveva soldi a sufficienza per fare la spesa, ora grazie al Reddito di Cittadinanza che ha risollevato dalla povertà tante famiglie, in molti riescono a provvedere alle prime necessità in maniera autonoma. In percentuale, secondo i dati raccolti da “Repubblica” Palermo, la diminuzione è stata del 10 per cento.
Pensionati e padri e madri di famiglia che ogni giorno hanno qualche ansia in meno nel portare un pasto sulla propria tavola. Non è un dato di poco conto!
Dati da aspettarsi anche nelle regioni del Centro Nord. Il 40% dei beneficiari che percepiscono il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, infatti, vivono al Centro-Nord.
Con queste due misure abbiamo ridato a persone che sono state a lungo dimenticate la possibilità di vivere una vita dignitosa e soprattutto una speranza. Cittadini che, strappati dall’affanno quotidiano del sostentamento, possono dedicarsi ad altre attività come la ricerca di un lavoro, ad esempio, supportati dai Centri per l’Impiego.
In queste strutture, riformate grazie a migliaia di nuove assunzioni da noi fortemente volute, potranno avere un’opportunità per formarsi e reinserirsi nel mondo del lavoro, uscendo definitivamente dal vortice della povertà e diventando, grazie a uno Stato finalmente amico, indipendenti dal punto di vista economico.