Come ministero degli Esteri siamo impegnati a diffondere all’estero i dati corretti sulla reale dimensione del coronavirus in Italia. E questa immagine realizzata dall’Unità di Crisi restituisce la realtà dei fatti, contro ogni allarmismo e informazione imprecisa diffusa in questi giorni.
Come potete vedere, e l’ho spiegato anche oggi alla stampa estera, è interessato solo lo 0.1% dei comuni italiani, nonché lo 0,05% del territorio nazionale.
Le persone in quarantena rappresentano invece lo 0,089% della popolazione italiana. E anche in Lombardia e Veneto parliamo di aree ristrettissime (0,5% del territorio lombardo, 0,2% territorio veneto).
Lasciatemi dire inoltre che in questa fase è fondamentale che le istituzioni comunichino ogni notizia con grande senso di responsabilità, perché il rischio è che si passi da una pandemia a una infodemia a causa della disinformazione. E tutto questo rischia di provocare danni alle nostre imprese, al comparto turistico e al tessuto commerciale del Paese, che rappresentano l’orgoglio nazionale e che devono essere difesi con ogni mezzo.
Aver adottato misure fortemente precauzionali, come aver fatto circa 10mila tamponi (mentre altri Paesi si sono fermati a poche centinaia), non può essere certo una colpa. Continuiamo a lavorare intensamente per i nostri connazionali, all’estero e in patria, e per tutelare la nostra economia.
Ringrazio l’Unità di Crisi della Farnesina, tutto il corpo diplomatico, medici, infermieri, ricercatori, volontari, Protezione Civile e i nostri militari per quello che stanno facendo e per quello che continueranno a fare.