Abbiamo a cuore come null’altro la tutela della salute dei dipendenti pubblici e di tutti i cittadini che entrano in un ufficio della Pa. E stiamo mettendo in atto le misure che servono a bilanciare questa imprescindibile esigenza con la necessità di mandare avanti la complessa macchina dello Stato, di cui il Paese ha comunque bisogno.
Ecco perché ho emanato una direttiva per tutte le amministrazioni, le loro controllate e gli enti vigilati, un documento di indirizzo comunque integrabile a seconda di quale sarà l’evoluzione del coronavirus. Cerchiamo di dare regole efficaci e uniformi sia organizzative che di comportamento per migliorare l’efficienza degli enti e scoraggiare il contagio. Nel frattempo stiamo perfezionando una norma in grado di dare completa protezione professionale ai lavoratori costretti ad assentarsi dagli uffici pubblici che insistono sulle aree coinvolte nell’emergenza sanitaria.
Ecco in sintesi le indicazioni della direttiva:
1) le amministrazioni pubbliche nelle zone non soggette a misure di contenimento e gestione dell’emergenza continuano ad assicurare la normale apertura degli uffici e il regolare svolgimento delle attività;
2) le amministrazioni privilegiano modalità flessibili di lavoro, favorendo, se possibile, i lavoratori più esposti al contagio, che utilizzano il trasporto pubblico e che hanno carichi familiari accresciuti dall’eventuale chiusura di nidi e scuole dell’infanzia. Sono altresì invitate a potenziare il ricorso al lavoro agile, in via semplificata e temporanea, in favore del personale complessivamente inteso;
3) i dipendenti pubblici e coloro che, a diverso titolo, operano presso l’amministrazione, provenienti da una delle aree a rischio o che abbiano avuto contatto con persone provenienti dalle medesime aree o con coloro che siano risultati positivi, sono tenuti a comunicarlo all’ente datore di lavoro;
4) le amministrazioni valutano la possibilità che riunioni e attività formative dei propri dipendenti si svolgano utilizzando modalità telematiche o tali da assicurare un adeguato distanziamento come misura precauzionale. Con riferimento agli enti che forniscono servizi di mensa o che mettono a disposizione dei lavoratori spazi comuni, si evidenzia l’opportunità di adottare apposite misure di turnazione tali da garantire l’adeguato distanziamento;
5) gli enti garantiscono lo svolgimento delle missioni nazionali e internazionali ritenute strettamente indispensabili, favorendo per le altre la partecipazione con modalità telematiche;
6) nello svolgimento delle procedure concorsuali, le amministrazioni, fatte salve le loro autonome determinazioni, adottano misure organizzative finalizzate a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati. Le amministrazioni che hanno in corso di svolgimento procedure concorsuali rispetto alle quali non sia già stato reso noto il calendario delle prove concorsuali, preselettive e scritte, valutano, in coordinamento con l’autorità sanitaria territoriale, l’opportunità di riprogrammare le date di svolgimento delle prove di concorso;
7) negli uffici adibiti al ricevimento del pubblico o di personale esterno si raccomanda di evitare il sovraffollamento, anche mediante scaglionamenti, e di assicurare la frequente aerazione, di curare che venga effettuata da parte delle ditte incaricate un’attenta pulizia e disinfezione delle superfici ed ambienti, di mantenere un’adeguata distanza con l’utenza.
8) le amministrazioni pubbliche provvedono a rendere disponibili strumenti di facile utilizzo per l’igiene e la pulizia della cute, quali ad esempio dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani, salviette asciugamano monouso, nonché, qualora l’autorità sanitaria lo prescriva, guanti e mascherine per specifiche attività lavorative, curandone i relativi approvvigionamenti e la distribuzione ai propri dipendenti e a coloro che, a diverso titolo, operano o si trovano presso l’amministrazione;
9) le pubbliche amministrazioni favoriscono la diffusione di informazioni sui comportamenti da seguire in tempo reale tra i propri dipendenti, anche utilizzando gli strumenti telematici di comunicazione interna. In particolare, si riportano le seguenti raccomandazioni: lavarsi spesso le mani; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; non toccare occhi, naso e bocca con le mani; coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce; non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o se si assistono persone malate; i prodotti “made in China” e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni; gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.
A questo link è possibile scaricare la direttiva —> http://www.funzionepubblica.gov.it/…/…/direttiva-n1-del-2020