Grazie, non solo per la partecipazione, grazie perché oggi risentiamo il MoVimento, il nostro MoVimento. Grazie perché questa piazza l’avete concepita e fatta voi e grazie per l’orgoglio con cui tenete su queste bandiere. Quanti banchetti avranno fatto queste bandiere? Al freddo, quando il generoso attivista di turno offriva il caffè a tutti; sotto al caldo ad agosto, quando si “lotta” per un po’ d’ombra sotto quel piccolo gazebo.
Quante volte vediamo nei nostri comuni la gente che vota sempre i soliti, quelli che prendono centinaia di preferenze, non certo per le loro idee, e ci è venuta la voglia di riporle nel cassetto dei ricordi queste bandiere; quante volte ci siamo detti: “Ma a noi chi ce lo fa fare di stare in piazza il fine settimana con quei tavolini e quelle seggioline scomode?”; quante volte ci siamo detti quando vediamo nei sondaggi MoVimento 5 Stelle segno meno: “Ma a me chi me lo fa fare?”. E invece oggi eccoci qua, abbiamo preso il pullman da tutta Italia all’alba e abbiamo ripreso quelle bandiere ed oggi siamo qua a sventolarle nonostante le delusioni, il freddo, il caldo e tutti i sondaggi e perché? Perché nonostante tutto questo la forza e la voglia di vedere l’Italia un Paese più giusto è più forte di tutto. Allora tiriamole su con tutto l’orgoglio che abbiamo queste bandiere!
Queste bandiere difendono una delle prime azioni che abbiamo fatto, tagliare vitalizi, e io lo so che quando tutti i nostri deputati hanno votato quella delibera e che quando la mano del nostro presidente della Camera Roberto Fico ha firmato quella proposta di delibera non era solo la loro mano, ma la mano di tutti noi, quelle mani che hanno scritto migliaia di nomi, cognomi e numeri di documenti d’identità per raccogliere firme sull’acqua pubblica, contro le discariche, per una bonifica.
Tutte quelle mani hanno fatto una cosa grandiosa che non è altro che quello che abbiamo sempre detto che avremmo fatto: quando entreremo nelle istituzioni ragioneremo come ragiona un semplice cittadino. E allora un semplice cittadino cosa fa quando vede che una classe politica per anni si è attribuita un vitalizio in maniera spropositata? Cosa fa? Studia, analizza e ricalcola quel vitalizio. 4 mesi ci sono voluti alla Camera dei Deputati: abbiamo ascoltato l’Istat, l’Inps, e da quel momento questi ex parlamentari percepiscono quanto hanno versato.
Come fanno gli insegnanti, come fanno gli operai e come fanno gli imprenditori, nulla di più è nulla di meno. Oggi ci dicono: “Ma cosa sarà mai una bandierina?” Noi gli diciamo che come prima cosa risparmiamo 40 milioni di euro l’anno e questa no, non è solo una bandierina. Chi ci dice questo? Ce lo dice il semplice cittadino o ce lo dice chi quel privilegio lo vuole tenere? E allora noi diciamo: “No, non è una bandierina. Questa è una bandiera che noi sventoliamo orgogliosamente”, così come sventoliamo orgogliosamente questa bandiera con queste 5 Stelle.
Perché questa bandiera ha solo un unico, grande interesse condiviso, quello di persone oneste e per bene che dopo anni di soprusi hanno deciso che anche in Italia la politica dovesse tornare a essere una cosa bella. Noi domani, quando entreremo alla Camera, quando entreremo in Senato o nei consigli regionali, comunali, nei ministeri e ci sentiremo dire dai colleghi degli altri partiti “Ma il MoVimento è finito, il MoVimento non è più quello di una volta…” bene, ci porteremo negli occhi questa bandiera, questi occhi e queste mani che ci spingono ad andare avanti, sempre più avanti, perché la scalata verso quella vetta dove noi innalzeremo e pianteremo quella bandiera e diremo che l’Italia finalmente è un Paese dove regna la giustizia sociale è appena cominciata.