Con l’intervento del Governo sul cuneo fiscale, l’Italia recupera due posizioni nella classifica europea, passando dal 47,9% al 46,6% già nel 2020. La situazione migliorerà ulteriormente nel 2021 quando passeremo al 45,2%.
E pensare che c’è ancora qualcuno che parla di Governo delle tasse.
Questi dati sono stati elaborati da Assolombarda dove avrò il piacere d’intervenire oggi incontrando gli imprenditori a Milano. Sicuramente non è ancora abbastanza, ma è l’inizio di un percorso importante che porta i cittadini ad avere più soldi in busta paga e meno oneri fiscali.
Ora la priorità del Ministero dello Sviluppo Economico è portare soluzioni per fronteggiare il calo della produzione industriale e per reagire prontamente ai problemi che derivano dall’impatto del rallentamento della Cina sui nostri settori produttivi. Come certificano i dati Eurostat, che segnalano un rallentamento del 2,1% nella zona euro e del 2% nella Ue-27, tutta l’Europa vive un momento di difficoltà.
Anche per questo settimana prossima sarò a Bruxelles per discutere con la Commissione in merito ai prossimi passi da intraprendere per invertire il trend, in particolare sul tema dello scorporo degli investimenti green dal calcolo del deficit e per rivedere le norme sugli aiuti di Stato.