La sicurezza dei Medici e degli Operatori sanitari è sempre stata una nostra priorità per consentire a questi professionisti di svolgere la loro attività in sicurezza in ogni circostanza e per dare loro la tranquillità di prendersi cura della salute delle persone. Siamo stati noi ad avviare questo percorso normativo che è stato approvato all’Unanimità in prima lettura al Senato e ora è approdato alla Camera.
Le Commissioni hanno ritenuto di ESTENDERE le stesse PENE previste nell’ipotesi di lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale al Personale esercente una professione sanitaria o socio sanitaria nell’esercizio delle sue funzioni o a causa di esse nonché a incaricati di pubblico servizio nello svolgimento di attività di cura, assistenza sanitaria e di soccorso. Le pene sono RECLUSIONE da 4 a 10 anni per lesioni gravi e da 8 a 16 anni per le lesioni gravissime.
Si introduce tra le circostanze aggravanti comuni del reato, l’avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie
È evidente che l’intervento normativo proposto, al fine di garantire immediatamente a medici e personale sanitario maggiori tutele, garanzie e protezione, estende alle professioni sanitarie TUTTE LE TUTELE E I VANTAGGI previsti per il Pubblico ufficiale, senza generare un impatto irrazionale nel nostro sistema penale che non contempla l’attribuzione dello status di pubblico ufficiale per singole categorie. Il nostro ordinamento e le norme penali vigenti attribuiscono la qualifica di pubblico ufficiale in ragione della funzione svolta e non della categoria di appartenenza.
Si ricorda, infatti, che ai sensi dell’art. 357 del codice penale sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.
Si ribadisce che ciò che qualifica il pubblico ufficiale e l’incaricato di un pubblico servizio non è il carattere pubblico dell’ente nel cui ambito essi operano, né tanto meno l’appartenenza ad una specifica categoria, ma piuttosto l’attività concretamente svolta dal sanitario che, a seconda dei casi, potrà essere considerata una pubblica funzione o un pubblico servizio o un servizio di pubblica necessità. Sulla base di questo assunto, diverse pronunce giurisdizionali
Per questo vogliamo ribadire a chi critica la mancata equiparazione del personale sanitario alla qualifica di Pubblico ufficiale, che la legge contro le aggressioni, concede invece a tutte le figure sanitarie e socio sanitarie, compresi i volontari che operano in sanità, i vantaggi e le tutele del Pubblico ufficiale, grazie all’inaspriment
Per rispondere con la massima urgenza a un tema importante come questo, le tutele sono state ampliate alla Camera a tutte le professioni sanitarie e socio-sanitarie