Intervista a Daniele Grassucci Cofondatore di Skuola.net, ingegnere, giornalista e startupper. Esperto di formazione e stili di vita giovanili
• Partiamo dalla domanda principale: il web ha portato più vantaggi o più pericoli per la vita e la crescita dei nostri ragazzi?
Non c’è dubbio: Internet costituisce una risorsa inestimabile, oggi siamo tutti connessi e lo saremo sempre più. Ovviamente come tutti gli strumenti ci sono delle problematiche e dei lati negativi che però non vanno demonizzati ma semplicemente gestiti.
La scuola da questo punto di vista può e deve giocare un ruolo fondamentale.
• Skuola.net è un punto di riferimento per tantissimi studenti e un esempio della forza della rivoluzione digitale
Skuola nasce 20 anni fa quando io e altri due compagni di classe (all’epoca eravamo studenti delle scuole superiori) abbiamo capito che il digitale era una porta d’accesso sempre aperta e disponibile in ogni luogo. Quello di cui ci siamo resi conto è che i docenti faticavano a coinvolgere i ragazzi, a spiegare in maniera semplice e accessibile. Così abbiamo pensato di replicare sul digitale quello che succedeva in ogni classe, anche la nostra, cioè aiutarsi tra compagni.
Siamo partiti così fino ad arrivare a coprire praticamente qualsiasi tema spiegato nelle scuole e nelle università. Nonostante gli strumenti a disposizione dei ragazzi siano aumentati, la nostra banca dati, un enorme compendio digitale indicizzato, cresce di anno in anno perché il materiale che noi mettiamo a disposizione è fatto da studenti per altri studenti.
Noi abbiamo “occupato” uno spazio che la scuola aveva lasciato vuoto. L’inizio è stato divertente, ma anche duro: tre ragazzi alla conquista di luogo misterioso: internet.
• Hai un punto di vista privilegiato sulla rete. Per te, quali sono le criticità di internet?
Internet è un mezzo e il digitale è una realtà complessa. Cosa vuol dire questo? Che se penso alla rete la considero uno strumento neutro e come un qualsiasi strumento dipende dall’utilizzo che se ne fa. Internet è un ambiente nel quale siamo completamente immersi e in continua evoluzione. Quello che pensavamo fosse, solo qualche anno fa “fantascienza”, oggi è realtà: noi agiamo e reagiamo non solo nel mondo sensoriale, il nostro mondo, ma anche in quello digitale.
Muovendoci in questa dimensione interagiamo tra di noi, con la natura e con gli oggetti che ci “parlano” e con i quali scambiamo continuamente dati. Nell’ambiente sensoriale ci sono rischi e pericoli eppure noi ovviamente accettiamo di stare in quell’ambiente.
• Proviamo a chiarire questo concetto
So che è pericoloso attraversare la strada bendati, ovviamente non lo faccio, ma ho imparato che devo guardare prima di attraversare. Internet funziona allo stesso modo, ma essendo una realtà nuova, che ci ha preso un po’ alla sprovvista, ne vediamo soprattutto i rischi. Rischi che chiaramente esistono, ma che possono essere mitigati dall’esperienza e dall’educazione.
• Quali strade si possono percorrere a tuo parere?
Internet e il mondo digitale esistono e sono estremamente diffusi. Davanti a noi abbiamo due strade: o li neghiamo, ma è complicato per non dire impossibile negare un fenomeno di massa. La seconda strada, per me l’unica possibile, è adeguarci e prepararci a gestire questo cambiamento. Gestirlo sia dal punto di vista della formazione, sia dal punto di vista legislativo.
Ovvero educare i ragazzi ed educare i cittadini.
Se ti è piaciuto questo articolo, a questi link puoi leggere i precedenti articoli della rubrica “Educazione Digitale”:
• Educazione digitale: parte la rubrica per navigare sul web in modo sicuro e consapevole – di Barbara Floridia
• Nelle scuole del 2020 non si ignori l’alfabeto digitale – Intervista al Ministro Lucia Azzolina